Luca Scatà e Christian Movio sono i due poliziotti eroi che stanotte hanno fermato e ucciso il terrorista di Berlino.
Non c’è da dire nient’altro. Ha ragione Minniti, il ministro dell’interno: “L’Italia deve essere orgogliosa del suo dispositivo di sicurezza”.
Il controllo e gli spari dello stragista
È accaduto tutto alle tre di notte, in piazza 1° maggio Sesto San Giovanni (Milano). Sono bastati trenta secondi al terrorista Anis Amri per restrarre la pistola dallo zainetto dopo la richiesta dei documenti fatta da Luca e Cristian. “Allah akbar”, poi gli spari. Un colpo, come sottolineato durante la conferenza stampa di Minniti, ha raggiunto Cristian ferendolo. Il collega, in prova con 9 mesi di servizio, ha risposto prontamente l colpo, uccidento il tunisino Anis Amri, il killer di Berlino.
L’agente ferito è stato trasportato all’ospedale San Gerardo di Monza, è entrato in pronto soccorso intorno alle 4 del mattino, in codice rosso per una ferita da arma da fuoco alla spalla destra. L’uomo è stato poi trasferito in codice verde in Ortopedia e traumatologia, dove è rimasto in osservazione in attesa dell’intervento per la rimozione del proiettile dalla spalla. L’operazione sta per cominciare e, fra preparazione e post, dovrebbe durare in tutto un paio d’ore. A quanto apprende l’Adnkronos Salute la ferita sarebbe superficiale e il poliziotto ha mantenuto la mobilità di spalla e braccio.
“Ho fatto all’agente Cristian Morio, ferito nella sparatoria di Sesto San Giovanni ma per fortuna non in pericolo di vita, gli auguri di pronta guarigione, e gli auguri di buon Natale, dicendogli che grazie a lui gli italiani passeranno un Natale più felice”: è il messaggio del Ministro degli Interni al poliziotto ferito. Non solo: “Guardiamo all’equipaggio della volante come persone straordinarie, giovanissimi, che facendo il loro dovere hanno fatto un servizio straordinario alla comunità. Interpreto il sentimento del nostro paese nel dire che l’Italia è a loro grata”. Niente di più, l’Italia, senza dubbio, è fiera. ilgiornale.it