Gli interventi di ieri dei carabinieri nella provincia di Rimini

Rimini. Aggredisce i vigili urbani e non contento resiste con violenza all’intervento dei CC. Arrestato.

È accaduto ieri alle 16.30 circa in via Vespucci. Un uomo, napoletano classe 1978, sorpreso in divieto di sosta dagli agenti della Polizia Municipale, all’atto della contestazione del verbale non esitava ad aggredire gli agenti. Alla richiesta di aiuto dei Vigili, sull’utenza 112, i Carabinieri intervenivano sul posto in soccorso, ma l’uomo, non contento, non esitava a scagliarsi anche contro i militari dell’Arma che comunque riuscivano a fermarlo ed arrestarlo. Uno solo dei vigili intervenuti riportava lesioni guaribili in 7 giorni. Questa mattina il giudice, convalidava l’arresto e in attesa del processo, lo sottoponeva alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione presso la Stazione CC di Viserba.

 

Bellaria: Voleva farla finita, ma i carabinieri gli salvano la vita.

Ieri, alle ore 11.20, i Carabinieri di Bellaria, in servizio di pattuglia, notavano un furgoncino in Via Tavollo, con all’interno un soggetto col capo rivolto verso il basso. I Militari, intervenivano subito e sorprendevano il soggetto in pericolo di vita poiché aveva tentato il suicidio tagliandosi le vene dei polsi nonché introducendo i fumi di scarico nell’abitacolo mediante un tubo collegato allo scappamento. I Militari, prestavano i primi soccorsi tamponando le ferite, attenuando la perdita di  sangue, in attesa dell’intervento del personale del 118 che giungeva sul posto e si occupava delle cure del caso. Grazie al provvidenziale intervento dei CC l’uomo ora è salvo.

 

Rimini: zingari molesti si dileguano all’arrivo dei CC.

Ieri, alle ore 09.00 circa, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile intervenivano presso il parcheggio esterno dell’Ospedale, dove alcuni cittadini segnalavano alcuni zingari che chiedevano l’elemosina con insistenza. Appena giunti, i militari identificavano due zingare con al seguito i bambini e le facevano allontanare. Altri zingari, scappavano alla vista dei Carabinieri.

 

Rimini: senzatetto dimorano in una casa disabitata del centro. Scappa alla vista dei Carabinieri.

Ieri, alle ore 10.00 circa, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile intervenivano presso un’abitazione disabitata del centro storico, ove la proprietaria aveva segnalato alcuni senzatetto, che dimoravano all’interno dell’appartamento. I Carabinieri appena giunti, contattavano la proprietaria dell’immobile, la quale riferiva che i “senzatetto” erano scappati facendo perdere le proprie tracce.

 

 

Rimini: portatore di handicap non fa a tempo a scendere dal pullman. I Carabinieri lo attendono alla fermata successiva.

È accaduto ieri alle 12.00 circa. Una donna colombiana, scendeva dal bus n. 9 ma non riusciva, per incomprensione con l’autista, a far scendere suo figlio 17 enne portatore di handicap. Allarmata la donna chiamava i Carabinieri che intercettavano il mezzo pubblico e lo seguivano a vista fino alla fermata successiva dove immediatamente salivano a bordo e accertavano le buone condizioni del figlio. La vicenda si concludeva a lieto fine, solo un grande spavento per la mamma.

 

Rimini: Lite tra studenti fuori sede. I CC riappacificano.

Ieri alle 23.00 circa, i Carabinieri della Stazione di Rimini, intervenivano in un’abitazione del centro dove veniva segnalata una lite tra studenti bolognesi fuori sede. I Militari, identificavano gli studenti e li calmavano. La lite scaturiva per futili motivi di convivenza.

 

Santarcangelo: in stato confusionale pensa di essere a Milano. Si era allontanato da Savona.

Sorpreso dai Carabinieri in stato confusionale, questa mattina alle 04.00 a Santarcangelo. Pensava di essere a Milano, ma i Carabinieri accertavano che si era allontanato da Savona. L’uomo, affetto da problemi psichici, veniva affidato alle cure del personale sanitario del 118. I Militari, rintracciavano i familiari che si mettevano subito in viaggio per venirlo a prendere.

 

Riccione: tentata truffa ad anziani.

Alle ore 11.50 di ieri, 5 giugno 2014, in Riccione presso Via Lazio una signora anziana riferiva al numero unico di emergenza “112” di esser stato vittima di una tentata truffa.

Immediatamente si portavano sul posto i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile che, una volta giunti, tranquillizzavano la signora e accertavano i fatti: un uomo alto circa 1.80 scuro di carnagione ma presumibilmente italiano, spacciandosi per assicuratore, chiedeva la donna di poter entrare in casa al fine di prenotare un pacchetto assicurativo anticipando una somma in denaro. La signora anziana, capendo che qualcosa non andava, non lo faceva entrare in casa aggiungendo che avrebbe chiamato il “112”. A quel punto l’uomo si allontanava.

Senza voler creare allarmismi tra la popolazione, a cui continueremo ad assicurare la massima vicinanza con ogni risorsa disponibile, l’episodio della truffa descritta il cui responsabile è attivamente ricercato, è l’occasione utile per rammentare a tutti i cittadini, specie ad alcune categorie considerate a rischio, alcune regole fondamentali per non cadere in questi raggiri. In casa non bisogna aprire la porta a chiunque. Ricordarsi che “la prevenzione è la migliore difesa”, mai fidarsi delle apparenze. Il truffatore per farsi aprire la porta ed introdursi nelle vostre case può presentarsi in diversi modi. Spesso è una persona distinta, elegante e particolarmente gentile. Dice di essere un funzionario delle Poste, di un ente di beneficenza, dell’INPS, o un addetto delle società di erogazione di servizi come luce, acqua, gas, etc. e talvolta un appartenente alle forze dell’ordine. Di solito il controllo domiciliare delle utenze domestiche viene preannunciato con un avviso che indica il motivo, il giorno e l’ora della visita del tecnico. Un decalogo speditivo può essere d’utilità:

  • non aprire agli sconosciuti e non fateli entrare in casa. Diffidare degli estranei che fanno visite in orari inusuali, soprattutto se in quel momento vi è una sola persona in casa;
  • non mandare i bambini ad aprire la porta;
  • comunque, prima di aprire la porta, controllare dallo spioncino e, se vi è una persona mai vista, aprire con la catenella attaccata;
  • in caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, farli lasciare nella cassetta della posta o sullo zerbino di casa. In assenza del portiere, firmare la ricevuta aprendo con la catenella attaccata;
  • prima di fare entrare una persona, bisogna accertarsi della sua identità ed eventualmente facendo mostrare il tesserino di riconoscimento;
  • nel caso in cui si abbaino ancora dei sospetti, telefonare all’ufficio di zona dell’Ente e verificate la veridicità dei controlli. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice;
  • tenere a disposizione, accanto al telefono, un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Acea, etc.) così da averli a portata di mano in caso di necessità;
  • non dare soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo;
  • mostrare cautela nell’acquisto di merce venduta porta a porta;
  • se inavvertitamente è stata aperta la porta ad uno sconosciuto e, per qualsiasi motivo, ci si sentite a disagio, non perdere la calma, bisogna aprite la porta e, se è necessario, ripetere l’invito ad alta voce.
  • In generale, per essere tutelati dalle truffe bisogna diffidare sempre dagli acquisti molto convenienti e dai guadagni facili: spesso si tratta di truffe o di merce rubata.

Per ogni evenienza contattare le forze dell’ordine. Sul sito www.carabinieri.it si potranno trovare consigli utili a tema.

 

Misano Adriatico: 1 arresto per furto.

Alle ore 20.00 di ieri, 5 giugno 2014, in Misano Adriatico, i Carabinieri della locale Stazione traevano in arresto per furto aggravato F.V.L.D., 22enne dominicano, carrozziere, pluripregiudicato.

Il ragazzo infatti, veniva sorpreso mentre, dopo aver preso alcuni capi di vestiario e barrette energetiche, tentava di uscire senza pagare. Scoperto grazie all’allarme del sistema antitaccheggio, veniva immediatamente bloccato dalla sicurezza e poi dai Carabinieri che, nel frattempo, erano sopraggiunti. Tradotto presso gli uffici della caserma veniva quindi dichiarato in stato di arresto mentre la refurtiva veniva riconsegnata all’avente diritto.