Gli italiani convertiti all’Islam: “Così abbiamo trovato le risposte che cercavamo”

italiani convertiti islam«Quando nel 2005 mi sono convertita, l’islam era come il demonio. C’era stato da poco l’attentato alle Torri Gemelle. L’attenzione verso l’islam era forte, soprattutto in una visione negativa».

«Fu in que l momento che la mia curiosità si accese verso quella religione. Volevo capire cosa c’era davvero di cattivo. Dopo due anni di studi e ricerche abbracciai l’Islam, io e anche mio marito». A raccontarsi è Asmaa P., italiana di 50 anni, della quale si intravedono solo gli occhi – il resto del corpo è interamente coperto da un lungo Niqab. Asmaa P. chiede che venga divulgato solo il suo nome arabo e le iniziali del cognome, perché in quest’ultimo periodo ha paura. «Vivo ormai quasi reclusa in casa dopo i fatti di Parigi, perché continuo a subire minacce e insulti. Uno ha cercato anche di investirmi con la macchina. Ormai col Niqab esco solo in compagnia di mio marito».

Il dibattito sul Niqab riaccende i riflettori sull’Islam italiano, e questa volta fa emergere l’Islam dei convertiti italiani. Sorprende la presenza di molte donne italiane che lo indossano e di altre che vorrebbero. Un dato che spinge a indagare sulla storia e l’ideologia di questa minoranza italiana, prima sotto traccia e oggi attiva e partecipe nel dibattito dell’Islam in Italia.

La Stampa