Gli obiettivi del Governo Italiano per le energie rinnovabili. E San Marino?

Entro il 2020 l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili dovrà coprire  il 17% dei consumi energetici nazionali, in linea con le indicazioni europee: questo l’obiettivo che emerge dal Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili, elaborato dal Ministero dello Sviluppo economico, in base a quanto previsto dalla direttiva 2009/28/CE.

La direttiva stabilisce un quadro comune per la promozione dell’energia da fonti rinnovabili e fissa obiettivi nazionali obbligatori; in base all’art. 4 della stessa direttiva, ogni Stato membro è tenuto a fissare i propri obiettivi nazionali adottando un piano di azione nazionale per le energie rinnovabili, da trasmettere  alla Commissione Europea entro il 30 giugno 2010.

Il documento programmatico, redatto secondo il format della Commissione Europea, insieme ai Ministeri dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, illustra la strategia nello sviluppo di queste fonti, indicando le principali linee d’azione, delineate sulla base del peso di ciascuna area di intervento, cioè trasporti, elettricità, riscaldamento e raffreddamento, sul consumo energetico lordo complessivo.

Da tempo l’Italia ha posto lo sviluppo delle fonti rinnovabili tra le priorità della sua politica energetica, insieme alla promozione dell’efficienza energetica, avendo come obiettivi la promozione di filiere tecnologiche innovative, la riduzione dei costi dell’energia per cittadini e imprese, lo sviluppo sostenibile.

Nel dettaglio, il Piano prevede che le energie rinnovabili dovranno coprire il 6,38% dei consumi legati ai trasporti, il 28,97% dei consumi nel comparto elettrico e il 15% nell’ambito del riscaldamento e raffreddamento.

Le misure ritenute necessarie per il raggiungimento degli obiettivi sono di vario tipo: economiche, di supporto, di cooperazione internazionale. Il Piano prevede, inoltre, di intervenire sul quadro esistente dei meccanismi di incentivazione, come i certificati verdi, il conto energia, l’agevolazione fiscale per gli edifici, l’obbligo della quota di biocarburanti, per incrementare la quota di energia prodotta rendendo più efficienti gli strumenti di sostegno.

Il documento programmatico, pubblicato sul sito del Ministero dello sviluppo economico, è posto in consultazione fino al 29 giugno per essere poi trasmesso alla Commissione europea. Il monitoraggio statistico, tecnico, economico ed  ambientale verrà effettuato di concerto dai tre ministeri coinvolti, con il supporto operativo del GSE-Gestore dei servizi energetici, che gestirà un apposito sistema, il SIMERI (sistema italiano di monitoraggio delle energie rinnovabili).

Fonte: Ministero dello sviluppo economico