Gnassi benedice le nozze con Pesaro: «Insieme per grandi cose nel turismo». Il sindaco appoggia la proposta del Pd per la nuova regione

GnassiDOPO aver soffiato’ alle Marche i sette Comuni dell’Alta Valmarecchia, Rimini non lascia ma raddoppia. E tenta il colpo grosso: «Pesaro, vieni con noi». L’invito è del sindaco e presidente della Provincia Andrea Gnassi, che parte della proposta di riordino delle Regioni, da venti a dodici, depositata in Parlamento. «Interessante scrive Gnassi in una nota ufficiale e per certi versi gustoso argomento di discussione, come in tale ipotesi la Regione Emilia Romagna aggiunga’ agli attuali confini la provincia di Pesaro». Il sindaco non si nasconde dietro a un dito: «Un ricongiungimento completo, dopo l’anticipazione’ del passaggio nel 2009 dei sette Comuni dell’alta Valmarecchia alla provincia di Rimini, evidentemente frutto di una serie di considerazioni storiche, tra Malatesta e Montefeltro». Ovvero, e tra storia e poesia: «Quel lembo di Romagna – che condivide fatti, vicende e dialetto – che le codifiche amministrative hanno poi tenuto separato». Anche se non è il 1° aprile, Gnassi tiene a sgomberare il campo da eventuali equivoci: «Io credo che questa non sia solo una proposta – provocazione. Anzi, essa va tenuta in considerazione adesso che, anche a livello regionale, si stanno discutendo le riforme istituzionali per integrare sempre più servizi e territori nelle aree vaste’». Deposto il tamburo, Gnassi intona il violino: «Da tempo con Pesaro stiamo portando avanti discorsi per produrre sinergie sul fronte dei progetti turistici di respiro internazionale. Uno su tutti: i percorsi di Piero della Francesca, le Terre di Piero’, che vede la partecipazione di Urbino. In una logica industriale’ di fare turismo, è chiaro che il territorio da promuovere e commercializzare specie all’estero sia quello che da Urbino corre per il Montefeltro, arriva alle rocche malatestiane e a Rimini e poi si indirizza verso Ravenna e il suo splendido patrimonio storico artistico». Insomma, pesaresi, convertitevi’: conviene anche a voi! «Da parte di Rimini conclude Gnassi c’è tutta la disponibilità a lavorare per progetti che leghino territori e vocazioni diverse, sulla base di obiettivi comuni e naturali’. Se poi si trattasse di dire sì a una modifica istituzionale come quella depositata in Parlamento, l’ok da parte nostra sarebbe istantaneo». Il Resto del Carlino