
“Non è un programma celebrativo. Mi propongo per come sono oggi: una donna di 72 anni che non ha mai impostato la sua carriera sulla sua fisicità o il suo aspetto, ma ha lavorato tanto sulla professionalità. Mi sento al passo con i tempi, faccio televisione, scrivo e recito”. Loretta Goggi a 30 anni di distanza, da venerdì 10 marzo, per 4 appuntamenti, torna alla guida di un grande show in prima serata su Rai 1. ‘Benedetta Primavera’, una produzione Rai Direzione Intrattenimento Prime Time in collaborazione con Blu Yazmine, presentata nella sede Rai di Viale Mazzini dalla stessa Goggi insieme al direttore Stefano Coletta e alla produttrice Ilaria Dallatana. Al suo fianco Luca e Paolo, in un varietà che va dal passato all’oggi. “Ho accettato dopo un lungo corteggiamento, perchè il talento va fatto fruttare, non seppellito. Sono tornata a fare l’unica cosa che so fare… Ho iniziato come attrice da bambina, sono passata poi al varietà, poi alle imitazioni, alla conduzione e alla musica”. In ogni puntata tanti ospiti tra attori, cantanti e comici, con cui Loretta si confronterà, si metterà in gioco, si esibirà in numeri musicali, dialoghi brillanti e sketch. Le imitazioni? “Io imito solo chi stimo e chi amo – sottolinea Goggi -, chi colpisce la mia fantasia. Ho cercato personaggi nuovi, fuori dalla mischia. Ho ripreso dall’abc. Ho scelto Ursula Von Der Leyen, Laura Morante, la Regina Elisabetta, Guillermo Mariotto… poi vediamo”. “Non canterò Maledetta Primavera non perché ho un problema con la canzone o perché la detesti – spiega -. Ho chiesto un po’ di tempo per cantarla, magari con qualcun altro, vorrei sentirla in un altro modo”. “Nella prima puntata – fa sapere – aprirò con un monologo, poi avrò degli ospiti: Heather Parisi, l’attrice Chiara Francini, l’attore Marco Giallini con un momento dedicato al politically correct, Claudio Amendola per un excursus sugli sceneggiati di un tempo. Non mancherà, ovviamente, la musica, con alcuni ‘duetti impossibili’: sul palco, Mietta e Anna Tatangelo che magicamente duetteranno rispettivamente con Mia Martini e Whitney Houston. Con Bruno Vespa, invece, si parlerà della censura e delle parole vietate nella storia della televisione”. “Trovo questa forma del politically correct non sempre giusta, anche un po’ ridicola a volte – continua -. In passato, abbiamo usato tutti i termini possibili, termini correnti. La comicità di Luca e Paolo però, ci tengo a sottolinearlo, è corretta per quanto riguarda i termini ma ha una lettura critica che, secondo me, non è scorretta”. Secondo Luca Bizzarri “la scorrettezza della comicità è nell’occhio di chi guarda. Il comico non è mai scorretto, il comico è un bambino, è un pagliaccio. La comicità è sempre corretta”. Paolo Kessisoglu annuncia: “Faremo più cose, faremo i coristi in falsetto in un’esibizione di Loretta, interagiremo con lei con sketch e poi un pezzo nostro in ogni puntata. Stiamo anche pensando a parti musicali”. Luca Bizzarri sottolinea che “Loretta fa un’Ornella Vanoni praticamente identica” “Per questo show – spiega la conduttrice -, firmo i testi perché ho voluto seguirli da vicino, ho voluto che mi somigliassero. Non volevo solo il “reperto archeologico”. Volevo qualcosa di attuale. Quello che non volevo fare, ossia cantare, me l’hanno fatto fare. Sono autocritica, non ho la stessa voce di quarant’anni fa. Durante le prove, ho cantato ed è stato liberatorio”. Sulle previsioni di ascolto Coletta taglia corto: “siamo tutti un po’ drogati da questo Auditel. E’ un gioco a cui si può stare o non si può stare. Io sono tranquillo perché, in questo momento, ho gli ascolti dalla mia parte. Ma io preferisco la qualità. Nel caso di Loretta, voglio far vedere ai giovani che seguiranno lo show, persone che hanno talento. Questa è una bellissima operazione di servizio pubblico, non dovremmo parlare di decimali”. La direzione artistica è curata da Laccio: “si assisterà a momenti che ricordano le vecchie sigle televisive ma anche situazioni più contemporanee. In ciascuna delle quattro puntate si tratterà un tema diverso, passando da “ieri” a “oggi” attraverso personaggi, generi dello spettacolo, momenti della cultura pop. Un viaggio all’interno del mondo dello spettacolo per fare un parallelo tra il passato e il presente”. Alla domanda cosa è il successo per lei, Loretta risponde: “mi piace pensare che deve ancora arrivare”.
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