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(ANSA) – ROMA, 06 GIU – Domina il secondo e terzo round,
realizza una hole in one, va in testa con 6 colpi di vantaggio
sugli avversari, ipoteca il bis di successi nel torneo e poi è
costretto a ritirarsi perché positivo al Covid-19. Clamoroso sul
PGA Tour di golf. A Dublin, nell’Ohio (Stati Uniti), Jon Rahm è
stato costretto a lasciare il Memorial Tournament. Già dalla
sera di lunedì 31 maggio il campione spagnolo era stato messo
nel mirino del massimo circuito americano del green maschile
perché entrato in contatto con una persona risultata poi
positiva. Sottoposto a test giornalieri il numero 3 mondiale è
stato fermato al termine del terzo round in seguito al risultato
di un tampone effettuato a conclusione del secondo giro. Anche
un nuovo esame ha confermato poi la positività dell’asso
iberico, che non ha avuto scelta.
“Sono davvero dispiaciuto – le dichiarazioni di Rahm – fa parte
delle cose che accadono nella vita, ma la cosa più importante
ora è che tutta la mia famiglia stia bene. Prenderò tutte le
precauzioni necessarie e spero di tornare a giocare il prima
possibile”.
Dopo aver fatto suo il torneo nel 2020, il 26enne di Barrika
(Paesi Baschi) era ormai a un passo dal back-to-back per emulare
Tiger Woods, l’ultimo giocatore (nel 2000-2001) a vincere
consecutivamente il The Memorial. E con uno score complessivo di
198 (69 65 64, -18) era a un passo dall’impresa. Ben sei i colpi
di vantaggio sugli inseguitori, gli americani Patrick Cantlay e
Collin Morikawa, ora entrambi in testa (dopo il forfait dello
spagnolo) con 204 (-12). Rahm con questo punteggio era riuscito
a eguagliare proprio Woods che, nel 2000, dopo 54 buche giocate
vantava un gap di 6 colpi di vantaggio su Steve Lowery. Ma non
solo. Ha realizzato lo stesso score firmato nel torneo da Scott
Hoch nel 1987 dopo il “moving day”.
L’ultimo atto del The Memorial dunque non vedrà protagonista lo
spagnolo che ora rischia anche di saltare lo US Open, in
programma dal 17 al 20 giugno a La Jolla, in California. E
pensare che Rahm con un successo a Dublin avrebbe conquistato la
seconda posizione nel ranking mondiale e messo nel mirino la
leadership di Dustin Johnson. Una beffa atroce. (ANSA).
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