Goodbye San Marino Film Festival. Il Patron Roberto Valducci racconta le ragioni di questa sua sofferta scelta.

San Marino Film Festival I costi troppo alti sarebbero stati la causa principale di chiusura dell’evento culturale.

E’ notizia di qualche giorno fa la chiusura ufficiale del San Marino Film Festival, un evento culturale di primo piano per la Repubblica di San Marino, cresciuto notevolmente nel corso delle sue tre edizioni e capace di portare sul Titano attori, registi e personaggi di primo piano del mondo dello spettacolo, da Sophia Loren a Pupi Avati, da Catherine Deneuve a Emir Kusturica.

La creatura di Roberto Valducci emigrerà in Valmarecchia, sulle pendici della sempre più internazionale cittadina di Pennabilli, anche se lo farà sotto una nuova veste, più discreta e contenuta, ma non per questo meno attraente, e inevitabilmente qualcuno in Repubblica dovrebbe iniziare a porsi delle domande sul perché una manifestazione culturale di questo livello il prossimo autunno non vedrà la luce della sua quarta edizione.

Le cause? Principalmente un problema di costi, quasi interamente sostenuti da una singola figura, la quale per sua stessa ammissione si è sentita in qualche modo abbandonata nel sostentamento materiale di questo ambizioso progetto da parte di tutte le componenti della società sammarinese in grado di darne un appoggio rilevante. Di seguito vi proponiamo l’intervista al Dottor Roberto Valducci, ideatore e Presidente del San Marino Film Festival.

Dottor Valducci, la sua decisione riguardo la chiusura del San Marino Film Festival è definitiva?

“Assolutamente sì”.

Purtroppo non c’erano più le condizioni per portare avanti questo evento. Nonostante la buona affluenza e l’ottima partecipazione che abbiamo registrato in queste tre edizioni è venuto a mancare un elemento importante: il sostegno”.

Cosa intende esattamente?

“Il San Marino Film Festival è una macchina molto costosa, e per farla funzionare c’è bisogno del supporto economico e logistico da parte di molte componenti della società sammarinese, dallo Stato ai privati, e viste le condizioni attuali sono stato mio malgrado costretto a concludere questa esperienza”.

Alcuni hanno parlato di un mancato supporto logistico da parte dello Stato per il suo progetto di fondare un’apposita scuola di cinema. È stato questo uno dei problemi?

“Non esattamente. Il problema è stato prevalentemente di natura economica, e quando parlo di mancato sostegno non mi riferisco allo Stato, ma piuttosto a tutte le altre componenti in grado di dare una mano. A livello generale ho avuto la sensazione che ai sammarinesi non interessasse avere un evento culturale di questo livello sul proprio territorio: Mi sono sentito solo nell’organizzazione del festival”.

Quindi ora sposterà la sua attenzione e le sue forze su Pennabilli?

“Esattamente. Dal 29 luglio al 2 agosto si svolgerà in questa bella città della Valmarecchia
il “Montefeltro Film School Festival”, al quale parteciperanno scuole di cinema provenienti da tutto il mondo. Sono già arrivati tantissimi film per la selezione, e l’evento è stato pensato per dare una voce ai giovani. Io ricopro la carica di Presidente, mentre la direzione artistica ed il programma sono curate da Maurizio Zaccaro. Inoltre, dal punto di vista economico, i costi organizzativi sono ben più limitati rispetto a San Marino e c’è la possibilità di attingere a fondi europei”.

In definitiva per il Titano un capitolo che tristemente si chiude. Rimane il rammarico per il grande valore che il festival rappresentava sia in termini di apporto culturale che di visibilità per tutto il Paese.

Lorenzo Ercolani, La Tribuna