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Un volo di luci, immagini e droni nel cielo dei Fori. Lì il Colosseo, dall’altra parte il Campidoglio, da dove era iniziata martedì scorso la visita: il gran finale per la settimana romana degli ispettori del Bie, in città per la candidatura di Expo 2030, andrà in scena davanti ai monumenti che in tutto il mondo significano Roma.
Nel pomeriggio i quattro osservatori del Bureau internazionale di Expo erano saliti al Quirinale, ricevuti dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: il clou dell’agenda degli eventi istituzionali che li ha visti incontrare, in progressione, diversi ministri, ieri la premier Giorgia Meloni e oggi finalmente il capo dello Stato, oltre naturalmente nel corso della settimana il padrone di casa, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il governatore Francesco Rocca. Domattina si terrà la prima e unica conferenza stampa per gli ispettori prima di ripartire, e a quel punto Roma dovrà aspettare novembre, quando i 171 Stati voteranno chi ospiterà l’Expo nel 2030 tra la saudita Riad, la sudcoreana Busan, l’ucraina Odessa e, appunto la Capitale d’Italia. Che proprio oggi – Natale di Roma – compie 2.776 anni: un record che difficilmente le rivali potrebbero eguagliare. E auguri alla città in chiave Expo sono arrivati da Francesco Rocca, da Matteo Salvini, da Maurizio Gasparri.
Chiudere la visita oggi, del resto, non è stata una scelta casuale da parte del Comitato promotore presieduto dall’ambasciatore Giampiero Massolo e diretto da Giuseppe Scognamiglio. Come poco è stato affidato al caso in questi intensi giorni di visita ispettiva, iniziati martedì mattina in Campidoglio e proseguiti mercoledì tra le bellezze di Roma Antica e il sito di Tor Vergata con la Vela di Calatrava dove nascerà, in caso di vittoria, il villaggio dell’Expo progettato dall’architetto Carlo Ratti. E poi, giorno dopo giorno, le sessioni di lavoro con i ministri: Salvini, Urso, Locatelli, Sangiuliano, Santanché. Oggi è stata la volta di Anna Maria Bernini e di Antonio Tajani, che dalla Farnesina assieme al sindaco Gualtieri da mesi tesse una tela diplomatica per portare sempre più Paesi dalla loro parte per fare arrivare Expo a Roma.
“L’Italia crede nell’importanza delle Esposizioni universali e sarebbe un onore poter ospitare la prossima edizione – commentava ieri sera Meloni dopo l’incontro con la delegazione – Per questo sono fortemente impegnata nel promuovere la candidatura di Roma”.
Oltre al prestigio, i risvolti economici sarebbero notevoli, hanno ricordato Cgil, Cisl e Uil che questo pomeriggio hanno incontrato gli ispettori: “50,6 miliardi di euro, con investimenti per 5,8 miliardi, la nascita di 11mila imprese e la creazione di 300mila posti di lavoro”. I sindacati hanno ribadito la “necessità di trasparenza, legalità, sicurezza, per rispettare i cronoprogrammi” e si sono detti “fiduciosi di avere tutte le caratteristiche sindacali per rendere questa opportunità un concreto benessere per il mondo del lavoro”.
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