
Offese sui social dopo la manifestazione di Azzurro Donna al Pantheon di Roma. a denunciarli è la deputata di Forza Italia Patrizia Marrocco. “Gli insulti sessisti, le offese, le minacce e il linguaggio volgare usati come arma politica sui social network dopo la manifestazione di Azzurro Donna al Pantheon di Roma, sono di una gravità inaudita. Sono commenti disgustosi, violenti, quasi tutti a sfondo sessuale, dove chi scrive non motiva un dissenso ma solo odio“, ha commentato la deputata di Forza Italia.
“Certi commenti sono inaccettabili, vanno stigmatizzati sempre e quindi puniti nelle sedi opportune. È ora di smettere di far finta di niente, anche se arrivano da persone di scarsa cultura e profonda maleducazione“, ha proseguito Patrizia Marrocco nella sua nota di denuncia. Gli insulti sui social sono diventati un vero problema nella discussione politica, un veleno che intossica i pozzi del dibattito e che spesso dai social si sposta nella vita reale. Nelle ultime settimane di campagna elettorale, inoltre, gli episodi come questi sono cresciuti fino a intensificarsi e raggiungere il livello di guardia. Lo dimostrano le numerose segnalazioni di offese che giungono quotidianamente, rivolte soprattutto alle donne in politica. Insulti che esulano dall’ambito politico e arrivano a colpire la persona dietro le professionista e che, spesso, soprattutto quando colpiscono le donne del centrodestra, vengono accolte da un silenzio assordante da parte del centrosinistra.
Patrizia Marrocco, quindi, ha aggiunto: “Le colleghe di Azzurro Donna sono tutte professioniste che ‘prestano’ la propria cultura per un ideale politico. Colleghe di grande spessore professionale e culturale: donne, madri, figlie, imprenditrici“. La deputata di Forza Italia, quindi, ha stigmatizzato tutti i comportamenti violenti: “Si dovrebbero vergognare tutti, soprattutto chi non si dissocia da questo scempio che sfocia solo nella violenza. Ad Azzurro Donna la mia vicinanza e solidarietà. Sono orgogliosa di essere una donna di Forza Italia in mezzo ad altre meravigliose donne“.
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