
(ANSA) – TRENTO, 24 SET – “Ci preoccupa questo forte
indebitamento del sistema. Ci preoccupa la paura del
cambiamento. Mi preoccupa l’idea di vederlo sempre come una
minaccia e non come una importante opportunità. Il nostro calcio
perde appeal continuamente, con sforzi straordinari da parte
delle proprietà e dei dirigenti nel cercare di mettere in campo
progettualità che puntualmente si scontrano poi con dei
risultati negativi”. Lo ha detto il presidente della Figc,
Gabriele Gravina, intervenendo a “Gli Stati generali del calcio
italiano”, organizzati nell’ambito del Festival dello sport di
Trento.
Gravina ha poi aggiunto che “il tema fondamentale è quello
dei ricavi. Il problema esiste, esisterà, ci impegneremo per
portare a casa i migliori risultati possibili. E poi il
contenimento dei costi, che è fondamentale. Su questo c’è già
una norma Uefa che trasleremo all’interno delle nostre licenze
nazionali, sarà un rapporto tra ricavi e costo del lavoro. Nelle
regole Uefa si parte dal 90, noi partiamo dall’80%. Quindi,
questa è la proposta, sarà 80% stagione 23/24, 70% 24/25 e 60%
nella stagione 25/26, quindi sotto questo profilo saremo molto
attenti”, ha detto Gravina. (ANSA).
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