Grillo: “E’ il momento di proteggerci, rimpatriare tutti gli irregolari”

Nel giorno dell’uccisione dell’attentatore di Berlino Beppe Grillo attacca e chiede la revisione delle politiche migratorie. «Chi ha diritto di asilo resta in Italia, tutti gli irregolari devono essere rimpatriati subito a partire da oggi. Schengen deve essere rivisto» e in caso di attentato va sospeso «immediatamente e ripristinando i controlli alle frontiere finché il livello di allerta non sia calato e tutti i sospetti catturati. Creare una banca dati europea sui sospetti condivisa con tutti gli stati membri. Revisione del Regolamento di Dublino». Sono i 4 punti che Beppe Grillo individua sottolineando che «adesso è il momento di agire e proteggerci».

“Situazione migratoria fuori controllo”
«La situazione migratoria è ormai fuori controllo» spiega «L’Italia e l’Europa sono un colabrodo», e il nostro Paese, ormai, «sta diventando un viavai di terroristi, che non siamo in grado di riconoscere e segnalare, che grazie a Schengen possono sconfinare indisturbati in tutta Europa. Bisogna agire ora» dice aggiungendo che «chi ha diritto di asilo resta in Italia, tutti gli irregolari devono essere rimpatriati subito a partire da oggi».

“Agenti eroi”
«Due agenti della polizia», «stanotte hanno rischiato la loro vita durante un banale controllo di documenti. L’uomo che avevano fermato era l’assassino di Berlino che ha subito estratto la pistola ferendo» un agente. L’altro, «poliziotto in prova e con appena 9 mesi di servizio, ha reagito a sangue freddo, ha sparato e ha ucciso il terrorista. Due eroi, che hanno rischiato di diventare due nuovi santi laici. Tutta l’Italia, tutta l’Europa sono grate a questi due ragazzi. Io personalmente mi sento in dovere di ringraziarli e abbracciarli, specialmente» l’agente «che ora si trova in ospedale con una spalla forata». E ancora: «E’ folle che due agenti ordinari debbano essere messi a repentaglio e ritrovarsi ad avere a che fare con un terrorista ricercato da mezza Europa. Questo accade perché la situazione migratoria è ormai fuori controllo». La Stampa