Una lunga intervista di Enrico Mentana a Beppe Grillo è al centro della puntata di Bersaglio Mobile in onda venerdì alle 22.40 su La7 (anticipata, in parte, dal TgLa7 delle 20). Durante l’intervista il leader del Movimento parla a ruota libera sul premier Matteo Renzi. «Il premier», ha detto Grillo, «è spietato, cattivo, mente sapendo di mentire. È stato messo lì per andare avanti. Non riesco più nemmeno a farci battute». «In Europa lo hanno preso per il c…. Sono i tg di questo Paese che devono essere processati. Lei non rida tanto…» ha detto Beppe Grillo a Mentana, durante l’intervista. Grillo rievoca l’incontro con Renzi nelle consultazioni che hanno preceduto la formazione del nuovo Governo, e racconta: «Sono andato all’incontro non per non farlo parlare, ma un attimo prima di sedermi lui mi dice: “Non voglio nulla da te, solo che mi ascolti”, e questo suo snobismo mi ha dato fastidio. Io rappresentavo nove milioni di persone, lui nessuno. Io non sono voluto rimanere a sentire il compitino di questo bambinone». Ancora, su Renzi, Grillo ha aggiunto: «Lui è uno che resuscita un morto come Berlusconi, poi fa una legge elettorale con il morto e con Verdini, un massone. In tre si mettono in una stanza è fanno la legge elettorale. E poi siamo noi i non democratici».
Boldrini una «incompetente»
Altrettanto tagliente il giudizio di Grillo sulla Presidente della Camera: «La Boldrini è una persona incompetente. Non può gestire la Camera con le “ghigliottine”. Non ha l’onestà intellettuale, le sembianze e la cultura del presidente della Camera».
Senza Casaleggio il movimento non ci sarebbe
«Senza Casaleggio non ci sarebbe il Movimento 5 Stelle» ha detto tra le altre cose Grillo. «Lui è l’organizzatore della rete, un manager», ha aggiunto. «Profitti? L’anno scorso Casaleggio è andato in rosso e il mio 740 è zero, perché sono anni che non faccio spettacoli. Ne farò sette quest’anno a pagamento». Il leader di M5S si esprime anche sui temi scottanti della politica estera: «C’è stato un referendum» sulla indipendenza della Crimea «con 150 ispettori dell’Onu che hanno visionato. Vi ha partecipato l’85 per cento degli aventi diritto, ed il 95 per cento ha detto sì. Io lo rispetto», afferma Grillo. E sulla Cancelliera tedesca Angela Merkel: « Non penso nulla di lei. Ha un concetto di economia vecchio di 30 anni. Una fobia dell’inflazione che ci ha portati al disastro».
«Bersani? Fu mandato al macello»
Grillo ha commentato anche episodi ormai “archiviati” come il tentativo di Pierluigi Bersani di formare un governo, prima di Letta. «Il Pd ha mandato Bersani al macello, dietro c’era già Letta», ha detto l’ex comico nel corso dell’intervista. E ha raccontato un fatto: «Quando l’ambasciatore inglese ha invitato me e Casaleggio a pranzo», ha svelato,«al piano di sopra c’era Letta. I giochi erano già fatti. In Italia nulla succede per caso. E anche Renzi continua l’agenda di Monti e di Letta». Ma l’ambasciata inglese, in serata, ha smentito. «Non c’era alcun interesse a promuovere un incontro tra Grillo e Enrico Letta nella residenza dell’ambasciatore britannico a Roma e la presenza concomitante dei due politici è stata dovuta ad «una improvvisa sovrapposizione di agende».
Le smentite dell’ambasciatore inglese e di Enrico Letta
«Apprendiamo dall’intervista rilasciata da Beppe Grillo a Enrico Mentana per La7», si legge nella precisazione, «di allusioni relative ad un presunto tentativo da parte dell’ambasciatore Prentice di favorire in qualche modo un incontro tra Enrico Letta e lo stesso Grillo in una fase particolarmente delicata della politica italiana successiva all’esito delle scorse elezioni. Ciò non corrisponde a verità e la presenza concomitante di Enrico Letta e del signor Grillo presso la residenza di Villa Wolkonsky, dovuta ad un’improvvisa sovrapposizione di agende, è stata gestita nel pieno rispetto della privacy di entrambi gli ospiti e non ha portato ad alcun incontro tra i due, incontro che l’ambasciata non aveva peraltro alcun interesse a promuovere». «Precisiamo inoltre” aggiunge la nota “che la colazione dell’ambasciatore Prentice con Enrico Letta, alla quale Grillo non è mai stato invitato ad unirsi, era da lungo tempo programmata per discutere l’organizzazione della XXI edizione del convegno italo-britannico di Pontignano (che ha avuto quindi luogo nel mese di ottobre 2013), di cui Enrico Letta è co-chairman insieme a Lord Chris Patten». Smentisce il retroscena di Grillo anche Enrico Letta, in serata, con un tweet. «Smentisco la ricostruzione di Grillo, farneticazioni». L’ex premier nega così, seccamente, la ricostruzione di una presunta operazione per mandare al «macello» Bersani e l’ipotesi che i giochi fossero già fatti, un mese prima che tutto accadesse, per favorire l’arrivo dello stesso Letta al governo.