Il governo di Mosca ha tracciato una linea rossa riguardo ai negoziati per la risoluzione del conflitto in Ucraina, facendo esplicito riferimento alle intese diplomatiche intercorse con gli Stati Uniti. Nella giornata di ieri, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha dichiarato che la Russia non accetterà alcuna modifica sostanziale al piano di pace elaborato da Donald Trump, qualora queste alterino lo spirito e la lettera di quanto stabilito nel vertice di Anchorage.
Il capo della diplomazia russa, citato dall’agenzia Interfax, ha richiamato l’incontro avvenuto a metà agosto in Alaska tra Vladimir Putin e il leader americano. Secondo la posizione espressa da Lavrov, la bozza originale della proposta, articolata in 28 punti, rispecchiava fedelmente i contenuti di quel confronto. Mosca ha precisato di essere in possesso, al momento, solo di questo documento iniziale, ricevuto peraltro attraverso canali non ufficiali.
L’attenzione del Cremlino è ora rivolta alle prossime fasi diplomatiche. La Russia è infatti in attesa di esaminare quella che viene definita una “versione intermedia” del piano, attualmente oggetto di confronto tra gli Stati Uniti, i partner europei e il governo di Kiev. Tuttavia, il messaggio inviato da Lavrov è netto: qualsiasi deviazione dai principi concordati ad Anchorage verrà respinta.















