Guardano la paglia nel nostro occhio e non vedono il trave nel loro

Se noi piangiamo per colpa dell’amico (?) Tremonti , loro hanno poco da ridere . Da tempo siamo sotto la gogna mediatica della televisione e dei giornali , attacchi che hanno distrutto la nostra immagine e che sono stati di preparazione dell’attacco finale dello scudo fiscale e della black list . Ma questi artefici delle nostre disgrazie si sono dati una occhiata a casa loro , si sono resi conto cosa accade al loro paese, dove da più di un anno il suo Parlamento, maggioranza e minoranza , perde il tempo nel gossip ,quando la loro economia non sta certo meglio della nostra, tanto da farle rischiare la fine del Portogallo e della Grecia? Tutto ciò nonostante il loro ministro dell’economia alla Tv non perde occasione per dire che tutto va bene . Si sono resi conto che invece di impegnarsi nella ricerca del lavoro per i giovani, di riforme , giornalmente si spreca il tempo in una guerra fra magistrati e politici , in escort, mignotte pià o meno acclamate , in case fantasma registrate in paradisi fiscali (tooh!. chi si risente), in incontri e festini in casa del Premier con personaggi più o meno affidabili, nella ricerca di scheletri negli armadi dei magistrati ormai classificati come baunty killer del Cavaliere , nella ricerca di vizietti extra coniugali, gay, lesbiche , droga che possano coinvolgere questo o quel personaggio e chi più ne ha più ne metta ? Senza parlare poi della maggioranza dei programmi televisivi di sinistra che nei tre canali nazionali sostenuti con i soldi di tutti, conducano una metodica campagna contro il Premier del Governo dal giorno del suo insediamento ad oggi. Nonostante tutto ciò , i mass media vengono a rompere i cog…i a noi solo perché piccoli ed indifesi ,come il famoso Calimero del “ Carosello “ degli anni 60 , solo per nascondere o non pensare ai problemi loro. Adesso basta ! Sono diventati patetici . Pensino ai mis..fatti loro, ai nostri ci pensiamo da soli .Ne hanno ben d’onde, perché anche loro sono tornati all’ “anno zero” della loro storia .
Paolo Forcellini direttore de Lo Stradone