GUARDIA DI FINANZA RIMINI: ESEGUITA UNA ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE E DI SEQUESTRO PREVENTIVO PER 28.000 EURO. ESTORSIONE AGGRAVATA E CONTINUATA, RAPINA E LESIONI PERSONALI IN DANNO DI UNA COPPIA DI IMPRENDITORI

Nella giornata di ieri militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Rimini hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere e di sequestro preventivo, emessa dal GIP presso il Tribunale di Rimini, nei confronti di un egiziano, di anni 40, residente a Rimini.

Il provvedimento è scaturito all’esito di una mirata attività investigativa – avviata a seguito di una denuncia presentata presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini -, delegata e coordinata dal Sostituto Procuratore, dott. Paolo Gengarelli, della locale Procura della Repubblica, che ha consentito di svelare i contorni di una vicenda estorsiva, per la complessiva somma di 54.000 euro, commessa, con più atti criminosi da un gestore di Hotel della riviera, titolare anche di un’impresa edile in danno di una coppia di imprenditori di cui l’uomo, di anni 42, disabile.

I fatti originano da un rapporto di affitto di ramo d’azienda stipulato nei primi mesi del 2017 tra l’indagato e le vittime, concernente la gestione di un hotel, sito in località Rivazzurra, di proprietà della compagna dell’uomo disabile, quest’ultimo a suo volta titolare e gestore di una sala giochi in Riccione. L’arrestato, infatti, qualche tempo dopo aver assunto la conduzione della struttura alberghiera, sostenendo di aver effettuato migliorie e lavori sia all’hotel che alla sala giochi di proprietà della coppia, documentati da due fatture per prestazioni di importo complessivo pari a 54.000 euro, che in realtà non sarebbero però mai state eseguite, avanzava pretese economiche che, stante il rifiuto delle vittime, divenivano nel tempo sempre più insistenti e violente. Invero, le Fiamme gialle riminesi, attraverso le indagini svolte, hanno ricostruito il quadro indiziario dei delitti nel tempo commessi dall’indagato, che sarebbe caratterizzato da episodi di violenza usata anche approfittando delle condizioni di minorata difesa delle vittime.

In base agli elementi rilevanti emersi dalle indagini, infatti, la violenza sarebbe consistita, tra l’altro in particolare, in lesioni procurate alla donna che, in un’occasione, recatasi unitamente al compagno ed al figlio minore presso l’hotel di proprietà, al fine di verificare la veridicità degli asseriti lavori eseguiti, veniva spintonata dal soggetto e fatta rovinosamente cadere dalle scale antistanti l’ingresso della struttura alberghiera, cagionandole sette giorni di prognosi; ovvero, nei confronti del compagno disabile che, in occasione di diverse “visite” ricevute presso la propria sala giochi da parte dell’indagato al fine di indurlo al pagamento della cifra richiesta, avrebbe subito percosse, danni alla propria sedia a rotelle (divelta in più parti con un tondino in ferro), nonché la sottrazione di un distributore di bevande detenuto in comodato d’uso e posto all’interno dell’esercizio commerciale.

Tali comportamenti avrebbero così esasperato ed impaurito la vittima, tanto da farla cedere alla richiesta estorsiva, versando, attraverso bonifici, parte della cifra richiesta, per un ammontare di 28.000 euro, individuati grazie a mirati accertamenti bancari effettuati dai Finanzieri, e dei quali, il GIP di Rimini, ha disposto il sequestro preventivo quale profitto del reato.

Le perquisizioni eseguite, nel corso dell’esecuzione dell’Ordinanza di custodia cautelare, hanno consentito altresì di rinvenire e sottoporre a sequestro, oltre alla documentazione amministrativo- contabile relativa alla pretesa estorsiva, anche il distributore di bevande sottratto alla vittima, la cui matricola è risultata abrasa.