Guerra al terrorismo. Ecco il piano di San Marino. … di David Oddone

1447804418_1434897679-isis-bandiereDeliberate dal governo le linee guida da seguire: dalla lotta al riciclaggio, fino al cyber-terrorismo.

Tra gli obiettivi contrastare il fenomeno dei “foreign fighters”.

La minaccia terroristica si fa sempre piu? viva. L’ultimo vero e proprio bollettino di guerra – perche? di guerra si tratta – parla di almeno quattro persone morte e una quarantina rimaste ferite in Thailandia in una decina di esplosioni che hanno colpito cinque localita? costiere nel sud del Paese, tra cui le mete turistiche di Hua Hin e Phuket. Tra i feriti due italiani. Attacchi coordinati nei quali si intravede la mano dell’Isis. L’attacco piu? grave e? avvenuto a Hua Hin, 200 chilometri a sud di Bangkok.

In una via adiacente a un popolare mercatino turistico, due ordigni sono esplosi a venti minuti di distanza, causando un morto e oltre 20 feriti tra cui due italiani. Uno di essi e? stato dimesso dopo le prime cure, mentre il secondo – il 51enne Andrea Tazzioli, di Genova – e? stato operato alla spalla per rimuovere una scheggia. “Ero a due metri dal- la bomba, sono stato fortunato”, ha raccontato alla primaria agenzia di stampa italiana, l’Ansa. E’ possibile anche un movente politico, dopo l’approvazione della nuova Costituzione nel controverso referendum di domenica scorsa. Lo stesso pre- mier Prayuth Chan-ocha ha indirettamente puntato il dito contro l’opposizione. Di concreto c’e? la paura fra la gente a frequentare localita? turistiche, a volare, a divertirsi, insomma a rivendicare i propri valori occidentali. Non a caso a San Marino prende corpo l’istituzione di un Gruppo di Lavoro finalizzato alla elaborazione di un piano nazionale di sicurezza sul terrorismo.

Nella delibera n.6 il Congresso di Stato prende atto della situazione internazionale attuale, che vede l’aumento di atti terroristici di varia natura attuati in diversi Paesi del mondo legati a fenomeni di estremismo politico e religioso, che rende impellente la definizione di tale piano, che preveda misure sia di prevenzione sia di reazione. Non a caso nel documento viene sottolineata l’esigenza di dotare San Marino di un piano nazionale di sicurezza rivolto al terrorismo. Esigenza che peraltro emerge anche dalle aspettative di alcuni organismi internazionali, primo tra tutti il Moneyval, nell’affrontare la problematica del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo in un’ottica di approccio strategico. Nel documento del Congresso di Stato vengono anche richiamate le conclusioni del workshop sul National Risk Assesment relative al riciclaggio e al finanziamento al terrorismo tenuto dalla Banca Mondiale nel maggio 2016, con particolare riferimento al quadro delle convenzioni internazionali in materia di contrasto al terrorismo e alle disposizioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Viene cosi? determinata la necessita? di istituire un Gruppo di Lavoro finalizzato alla elaborazione di un piano nazionale di sicurezza sul terrorismo che sara? articolato in due fasi:

a) stesura di linee guida, entro il 31 dicembre 2016;

b) redazione del piano nazionale di sicurezza con indicati azioni, modalita? e competenze, entro il 30 giugno 2017.

Tale gruppo di lavoro e? composto dai direttori di dipartimento e dai comandanti dei corpi di polizia dei seguenti dipartimenti e corpi: Dipartimento Affari Esteri, con ruolo di coordinamento; Dipartimento Affari Istituzionali e Giustizia; Dipartimento Finanze e Bilancio; Gendarmeria/Interpol; Guardia di Rocca; Polizia Civile.

Ai fini di elaborare misure preventive, tra gli aspetti che il gruppo di lavoro dovra? tenere in considerazione vi sono:

– il controllo della popolazione residente e di eventuali associa- zioni o organizzazioni, il controllo delle frontiere e del movimento delle persone in entrata, in uscita e in transito, anche ai fini di con- trastare il fenomeno dei “foreign fighters”;

– la collaborazione con le forze di polizia di altri Stati e con Inter- pol per la condivisione di informa- zioni e di strumenti specifici per la lotta al terrorismo nonche? ai fini della formazione e addestramento;

– l’elaborazione di strumenti di indagine specifici mirati sia a indi- vidui sia a gruppi terroristici e di strumenti di contrasto a tentativi di comunicazione, movimento e pianificazione;

– l’adeguamento normativo interno, inclusi eventuali interventi sul codice penale;

– il contrasto al finanziamento al terrorismo e lo smantellamento delle reti di supporto che anno capo a organizzazioni terroristiche;

– il controllo dei siti internet potenzialmente rivolti alla propa- ganda e all’arruolamento di po- tenziali terroristi e il contrasto ad attivita? di terrorismo informatico (cyber-terrorismo);

– il controllo sulle merci in entrata e in uscita dal territorio sammarinese, con particolare rife- rimento ai cosiddetti beni a duplice uso, con particolare attenzione al settore delle armi e degli esplosivi;

– l’adesione a convenzioni internazionali e trattati sul contrasto al terrorismo e il recepimento delle disposizioni delle organizzazioni internazionali in materia di terrori- smo;

– l’attuazione delle misure restrittive previste dalle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La definizione di misure di reazione dovra? tenere in considerazione, tra gli altri, aspetti quali:

– il dispiegamento delle forze di polizia e della protezione civile in caso di evento terroristico

– la messa in sicurezza delle infrastrutture e del sistema dei trasporti

– l’assistenza alla popolazione coinvolta e il ruolo delle strutture sanitarie

– l’attivazione di meccanismi rapidi di segnalazione e collabora- zione con le strutture di polizia e di intelligence di altri Paesi.

Il Gruppo di Lavoro si avvarra? della collaborazione degli uffici del- la Pubblica Amministrazione delle strutture collegate e potra? attivare eventuali consulenze con organizzazioni o esperti del settore.

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