In risposta al settimo giorno di guerra tra Israele e Hamas, le Forze Armate israeliane hanno ordinato l’evacuazione di “tutti i civili da Gaza”, coinvolgendo oltre un milione di residenti.
Attraverso un comunicato ufficiale, è stato richiesto “l’evacuazione di tutti i civili di Gaza City dalle loro case verso sud, garantendo così la loro sicurezza e protezione, con destinazione l’area a sud di Wadi Gaza”, un corso d’acqua situato a sud della città.
L’esercito ha specificato che sarà consentito il rientro a Gaza City solo a seguito di un successivo annuncio che ne autorizzerà il ritorno. Tuttavia, l’ONU ha espresso gravi preoccupazioni e ha richiesto la revoca dell’ordine, sottolineando che un’evacuazione di tale portata è “impossibile senza causare conseguenze umanitarie devastanti”, come affermato dal portavoce del segretario generale Guterres, Stéphane Dujarric.
Nel frattempo, nella Striscia di Gaza, i raid aerei israeliani hanno continuato per tutta la notte. Le vittime dall’inizio del conflitto ammontano a oltre 1.500 dal lato palestinese e 1.300 dal lato israeliano, con 423.000 persone sfollate.
