”Ha offeso dignità umana di Confuorti”

Non è difficile capire perché in Consiglio Grande e Generale le forze di opposizione siano tornate a parlare con insistenza di Confuorti. E’ fondamentale prima di mettere la testa sulle necessarie riforme e concentrarsi sul futuro, sapere che vi sono mani sicure sul timone specie nel momento in cui la traversata si annuncia particolarmente dura.

Chi dalle fila della maggioranza ha parlato di una deriva cui l’Aula starebbe andando incontro non lo ha fatto a nostro avviso a ragion veduta perché il sospetto che prende sempre più piede è che possa aver semplicemente eseguito un ordine di scuderia.

Del resto andare oltre alla questione Confuorti quando il rischio che le sue ‘pedine’ siano ancora ben presenti a San Marino dà quantomeno la misura di una certa incoscienza. “E’ emerso infatti con chiarezza come Confuorti rappresentasse la guida indisturbata della politica economica del Paese e come egli abbia supervisionato per esempio – ha detto Grazia Zafferani – il commissariamento, la Lca, il trasferimento dei conti di Asset Banca.

Per non parlare di tutto il resto e per non parlare poi dei dati sensibili che le nostre banche inviavano a Banca Centrale e che sono stati inviati a Confuorti che li ha visionati.

Di questo dovremmo vergognarci come Paese, che le nostre istituzioni siano state piegate per fare gli interessi di qualcuno e non certo di parlare di quel qualcuno”.

Ma mentre il barometro segna il brutto i consiglieri di maggioranza si mostrano sempre più insofferenti e passano all’attacco.

A finire nel mirino è il consigliere di Rete Elena Tonnini rea di aver criminalizzato e di aver usato in Consiglio parole troppo affilate. A far fuoco per primo è uno che gli incendi dovrebbe piuttosto spegnerli ed è proprio lui a dare il la al Consigliere Amici che alla fine di un intervento che lascia di stucco per i suoi contenuti, fa presente come sia normale che chi arriva ad offendere poi sia chiamato a rispondere in prima persona di quelle offese e come non possa pretendere che a risponderne siano invece altri, in questo caso lo Stato.

Peccato il Consigliere Tonnini quello Stato lo abbia difeso impiegando tutte le proprie energie e non temendo di andare incontro ad una denuncia personale.

Quello stesso Stato che ha subito danni incommensurabili e che ora per bocca di alcuni dei suoi rappresentanti dice di non poter permettersi di sostenere le spese legali per tutelare un membro del suo Parlamento!

Tornando all’intervento di Amici e alla sua lezioncina, essa ha detto “quando ci troviamo a esercitare il nostro diritto inviolabile di critica politica dobbiamo sapere che c’è il limite della dignità umana e che non si deve ledere l’onore delle persone. Per ciò che riguarda Confuorti Tonnini aveva tutto il diritto di ricostruire legami, contatti e vicende ma non quello di arrivare a criminalizzare e offendere la persona”.

La dignità un essere umano che voglia definirsi tale – crediamo noi – deve riuscire a mantenerla integra per il tramite delle proprie azioni: essa a ben vedere è un’armatura interiore che le parole non possono mai scalfire.

“Quel che tutti chiamano onori e dignità – scriveva Hugo – e perfino onore e dignità, al singolare, è generalmente similoro. I re si prendon gioco dell’orgoglio umano; Caligola faceva console un cavallo, Carlo II faceva cavaliere un arrosto di manzo”.

La RepubblicaSM