Gli interrogatori ai miliziani catturati dopo l’attacco del 7 ottobre
A chi portava un ostaggio a Gaza “venivano promessi 10mila dollari e un appartamento”. Sono questi i premi che Hamas ha promesso ai miliziani che lo scorso 7 ottobre hanno attaccato Israele, con azioni che hanno prodotto circa 1400 morti, soprattutto civili. A Gaza, sono trattenute 220 persone dopo la liberazione di due anziane nella serata di ieri.
Sei membri di Hamas catturati sono stati interrogati: le autorità israeliane hanno diffuso alcuni passaggi degli interrogatori effettuati assieme dalla polizia e i servizi d’intelligence dello Shin Bet.
A quanto riferisce il Jerusalem Post a tutti erano state date esplicite istruzioni di uccidere e rapire civili, compresi anziani, donne e bambini. “Dovevamo uccidere gli uomini e rapire donne e bambini”, ripete un uomo, interrogato. I loro comandanti erano rimasti a a Gaza. Uno dei detenuti ha riferito che a chi riportava ostaggi erano stati promessi 10mila dollari e un appartamento.
I documenti e il piano di Hamas
I documenti ritrovati sui corpi di miliziani uccisi hanno fornito altre informazioni sull’azione condotta da Hamas. “Il materiale trovato sui corpi dei terroristi conferma che Hamas aveva pianificato di usare il cianuro sui civili”, ha detto nei giorni scorsi il presidente israeliano Isaac Herzog intervistato da ‘Sky News’. In particolare, sono stati trovate chiavette Usb con istruzioni in particolare per la produzione di un dispositivo per la dispersione di cianuro.
Il manuale sembra essere stato preparato per diverse unità delle Brigate d’élite Izzedine al-Qassam di Hamas, tra cui specialisti anti-corazzati, ingegneri, cecchini, esperti di fanteria e di tunnel, nonché per quelle che l’opuscolo descrive come “truppe d’assalto”.
Si stima che l’ala militare segreta di Hamas, al-Qassam, abbia costruito una forza compresa tra i 15mila e i 40mila combattenti pronti alla battaglia, 1.200 dei qual erano coinvolti nell’attacco del 7 ottobre contro Israele.
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