La categoria dei consulenti del lavoro è stata messa sotto attacco dai sindacati: al centro della polemica la sottoscrizione di due protocolli tra Inl e l’Ordine dei consulenti del lavoro, che viene definita dal sindacato Usb come “una delle pagine più nere in materia di ispezione sul lavoro“. Ed è solo una delle critiche che viene mossa dai sindacati alla categoria, che ha deciso di replicare con una nota in cui sottolinea l’ingiusta critica e la missione che sempre, con chiarezza e trasparenza, persegue.
“La ministra Calderone non affronta il tema della sicurezza sul lavoro e anzi ha sostanzialmente cancellato l’Ispettorato nazionale del lavoro, lo ha messo sotto il ministero e oggi abbiamo letto un’agenzia nella quale definisce l’accordo con i consulenti del lavoro, associazione della quale era la presidente, per preparare le visite. Ci sembra si sia superato il limite“, ha dichiarato il segretario generale della Uil PIerpaolo Bombardieri, a Napoli per Sky Tg24 Live. I disaccordo con i protocolli anche Maurizio Landini: “Oggi stiamo consegnando a soggetti privati, pagati dalle imprese, la tutela delle leggi, in sostituzione delle funzioni affidate a Inps, Inail, Inl“. Il segretario generale della Cgil, inoltre, si scaglia contro il ministro del Lavoro: “La ministra Calderone, non perde occasione per dichiarare la disponibilità al confronto, ma nei fatti procede in totale e assoluta autonomia e in direzione sbagliata“.
Davanti a questi attacchi, e non solo, l’associazione dei Consulenti del Lavoro ha deciso di difendersi per rimarcare quelli che sono i suoi obiettivi e la sua missione, respingendo ai mittenti ogni accusa: “I consulenti del lavoro hanno rinnovato con l’Ispettorato nazionale del lavoro il protocollo Asse.co per certificare la regolarità contributiva e retributiva, promuovendo la cultura della legalità, e Cgil e UIL, oltre che il Fatto quotidiano, si scagliano contro che questo accordo è nato ben otto anni fa e il rinnovo è stato stipulato solo per naturale scadenza“. Così si legge nel comunicato, in cui si sottolinea che “fare crociate contro la nostra categoria, anche da parte di chi ha usufruito in passato delle nostre competenze, è fuori dal mondo e dimostra come alcuni sindacati abbiano ormai perso un qualsiasi contatto con la realtà del mondo delle imprese e dei lavoratori, come non siano in grado di comprendere le reali esigenze di lavoratori e datori di lavoro“.
Inoltre, si fa notare nello stesso comunicato, “gettare sospetti sul protocollo, quando i consulenti hanno sempre combattuto lavoro nero e irregolarità è gravissimo e falso. Gli attacchi che riceviamo da Cgil e UIL, confermano che la categoria dei consulenti del lavoro è nel giusto ed opera per il bene del paese del sistema economico produttivo che assiste“.
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