Harry, famiglia reale non razzista ma silente su fango su Meghan

(ANSA) – LONDRA, 09 GEN – Il principe Harry nega di aver mai
definito “razzista” la famiglia reale britannica, ma non esita a
evocare cedimenti verso “stereotipi” e “pregiudizi inconsci”
circolati sulla sua consorte Meghan fin da dopo il loro
matrimonio: stereotipi alimentati a suo dire da quei media
dell’isola, tabloid in primis, con cui a suo dire “certi membri”
di casa Windsor avrebbero di fatto flirtato, scegliendo di “mettersi a letto col diavolo” pur di avere benefici personali
d’immagine.
    E’ questo uno dei temi più citati – e più contestati dalla
solita batteria di corrispondenti reali d’establishment – delle
interviste della notte a varie tv fra Usa e Regno Unito concesse
dal duca di Sussex per promuovere l’autobiografia ‘Spare’: in
uscita domani in tutto il mondo e già ampiamente anticipata
nelle rivelazioni più esplosive o scabrose.
    Sul tema spinoso dell’origine etnica della Markle, Harry ha
escluso l’accusa di razzismo a proposito dell’episodio
raccontato a suo tempo secondo cui un anonimo membro della
dinastia avrebbe espresso preoccupazioni sul colore della pelle
del loro primogenito Archie prima della nascita. Ha tuttavia
parlato di un possibile “pregiudizio inconscio”. Mentre non ha
esitato a denunciare il silenzio del resto dei Windsor di fronte
agli “stereotipi” mediatici su Meghan, bollata di volta in volta
come “americana, attrice, divorziata, nera, birazziale o di
madre nera”: silenzio confermatosi come “assordante” nelle sue
parole anche di recente, in occasione della pubblicazione sul
Sun di Rupert Murdoch di un corsivo apertamente oltraggioso e
sessista contro Meghan firmato da Jeremy Clarkson. (ANSA).
   


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