Nel sottofondo, al telefono, si sentono voci allegre di bambini. Paola Rossi, 41 anni, umbra di origine, ma da tempo domiciliata a Bologna, operatrice scolastica specializzata, seppure precaria, è la donna che ha fatto l’esplodere il caso di maltrattamenti all’asilo «il Delfino», culminato con l’arresto (è ai domiciliari) della maestra riminese, Loredana Pacassoni.
La giovane donna il 30 novembre scorso aveva sporto denuncia contro la matura insegnante in una caserma dei carabinieri di Bologna. Al telefono la Rossi preferisce non aggiungere altre dichiarazioni rispetto all’esposto inoltrato. Per lei, dunque, parlano le carte ufficiali che sono agli atti. «Nell’asilo ‘Il delfino’ durante il periodo in cui ho prestato servizio ho notato da parte di una maestra, Loredana Pacassoni–si legge– strattonamenti violenti a bambini di temperamento tranquillo senza alcun motivo». La stessa precaria emiliana aveva riferito nella sua denuncia di aver assistito ad alcuni episodi in cui la Pacassoni avevano adottato «modalità violente e aggressive nei confronti dei minori a lei affidati». Ma l’episodio che ha fatto traboccare il vaso è datato 25 novembre 2015: «I bambini stavano mangiando-dichiara nella denuncia la giovane emiliana– quando ho visto la maestra Pacassoni afferrare per un braccio un minore, portarlo su un tavolo in disparte e cominciare a picchiarlo sul sedere davanti agli altri compagni. Per lo shock subito una bimba, per l’agitazione, si era fatta i bisogni addosso. Qualche bambino aveva chiesto dei genitori perchè voleva tornare a casa». La stessa Rossi era rimasta molto turbata da quel episodio, chiedendo subito un incontro urgente con il dirigente dei servizi educativi di Rimini. Poi, dopo cinque giorni di riflessione, aveva deciso di sporgere denuncia ai carabinieri di Bologna. E da allora non aveva più voluto mettere piede in quella struttura di via Tommaseo. «Laà non ci torno». Intanto già cinque famiglie con i bimbi al «Delfino» hanno già nominato i loro avvocati perchè si ritengono persone offese nel procedimento in corso e si costituiranno parti civili. L’avvocato Cristiano Basile, a nome dei suoi assistiti, ha già depositato istanza al pm, Davide Ercolani, per visionare l’intero video in cui sono stati ‘immortalati’ gli episodi che sono costati alla Pacassoni gli arresti domiciliari con l’accusa di maltrattamenti aggravati continuati.
