Ho votato Calenda ma non lo capisco … di Sergio Pizzolante

Calenda continua a mettere i voti anziché prenderli.
Anziché dirci come si prendono.
Per Calenda il discorso della Meloni è stato di una noia mortale, non va bene niente, non ha detto niente, dice, boh, dice, è come Conte e Rumor, dice.
Rimbrotta anche Renzi che sul presidenzialismo ha aperto.
I ministri sono scarsi, la Meloni anche.
Letta non gli risponde, dice.
Aveva fatto anche lasciato intendere che lui non aveva votato La Russa ma Renzi forse.
La Meloni ha detto molte cose invece.
E ha fatto un discorso non di destra come ha argutamente capito Cacciari.
Un discorso liberal conservatore, pro lavoro, pro impresa, insidiosissimo per chi deve prendere i voti di chi lavora e di chi fa impresa.
Insidiosissimo per Calenda.
Che quei voti rischia non solo di non prenderne di più, ma di prenderne di meno. Molti meno.
Dovrebbe industriarsi per una opposizione credibile nello stesso campo.
Con argomenti più intelligenti.
Sfidandola a fare, quando lei dice che non bisogna disturbare chi vuol fare.
Sputando in faccia alla Meloni perde ancora.
Restando solo perde tutto.