
(ANSA) – PECHINO, 21 MAR – Albert Ho, una delle figure più
note sul fronte della difesa dei diritti di Hong Kong, è stato
arrestato oggi dalla locale polizia di sicurezza nazionale con
l’accusa di presunta manomissione di testimoni. L’attivista, 71
anni, era a capo dell’Alleanza di Hong Kong, l’associazione
costretta a sciogliersi che ha organizzato per oltre 30 anni la
veglia annuale in ricordo della sanguinosa repressione cinese di
Piazza Tienanmen di giugno 1989.
L’avvocato rischia già fino a 10 anni di carcere per “incitamento alla sovversione” ai sensi della legge sulla
sicurezza nazionale, che Pechino ha imposto sull’ex colonia a
giugno 2020, in risposta alle proteste di massa pro-democrazia
del 2019, spesso sfociate in violenti scontri. Ho, secondo i
media locali, è stato arrestato per “presunta interferenza con i
testimoni” mentre era in stato di libertà su cauzione, mentre è
in corso a suo carico il processo di sovversione. Ho è stato
rilasciato ad agosto dopo aver trascorso quasi un anno in
prigione, ma la libertà su cauzione includeva un “ordine di
silenzio” su qualsiasi discorso ritenuto una minaccia alla
sicurezza nazionale.
L’arresto di Ho è l’ultimo di una serie di detenzioni di
alto profilo ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale, che
ha colpito suo Fred Ho, che rappresentava l’attivista per i
diritti dei lavoratori Elizabeth Tang Yin-Ngor, segretario
generale della Federazione internazionale dei lavoratori
domestici, in arresto con l’accusa di “collusione con forze
straniere”, reato della casistica della sicurezza nazionale.
(ANSA).
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