
Il ciclone Freddy continua a far paura in Africa australe dopo avere spazzato via interi Paesi e aver ucciso più di 400 persone: la stragrande maggioranza delle quali, 326, nel solo Malawi, almeno 86 in Mozambico e 17 in Madagascar. La furia distruttiva di questa tempesta tropicale, che si è abbattuta due volte in poche settimane nella regione, non ha risparmiato case, strade e infrastrutture, investendo più di mezzo milione di persone nel piccolo Paese africano senza sbocchi sul mare, stando all’Ufficio dell’Onu per gli Affari umanitari e si fa sempre più esile la speranza di trovare sopravvissuti. Freddy ha scaricato sei mesi di pioggia in soli sei giorni nel sud del Paese, stabilendo primari di potenza e durata. Per sensibilizzare sugli effetti dei cambiamenti climatici attraverso i volti di chi subisce ogni giorno la profonda trasformazione dei territori è stato allestito un progetto fotografico da WeWorld nella la serra espositiva dell’Orto Botanico, spazio dell’Università la Sapienza di Roma.
Le foto scattate sono state realizzate con una tecnica innovativa, capace di far immergere il visitatore in un futuro possibile. In un gioco di sovrapposizioni, infatti, si possono osservare scene di vita quotidiana mescolate alle diapositive che mostrano quegli stessi luoghi drasticamente modificati dalla crisi climatica. #ANSA
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