«I Castelli senza più un euro da spendere». Ancora tagli: il fondo destinato alle spese postali passa da 52mila a 15mila euro

BeccariCON QUELLA cifra non potremo neanche più permetterci di spedire una lettera». A far sentire la propria voce sono i Capitani di Castello. La spending review negli ultimi anni ha messo a dura prova anche coloro che si fanno portavoce con le istituzioni delle difficoltà quotidiane dei cittadini. Appena qualche giorno fa i sindaci’ dei Castelli sammarinesi hanno incontrato i vertici della segretaria di Stato agli Interni. Al centro gli euro che ogni singola giunta deve ricevere dallo Stato. «Abbiamo ricevuto indicazione spiega il Capitano di Castello di Città, Maria Teresa Beccari che si fa portavoce di tutti i colleghi soprattutto di carattere amministrativo». Si è tornati all’antico. Infatti, è tramontata la suddivisione in due capitoli di spesa con il ritorno all’accorpamento in un unico stanziamento: 250mila euro da divere per i nove Castelli. «Che comprende l’attività delle Giunte di Castello e il gettone di presenza. La cifra non è cambiata rispetto a quella dello scorso anno. Ma i tagli, e anche decisamente consistenti, c’erano già stati in quelli precedenti con un calo del 40% tra 2011 e 2012». MA QUALCHE sforbiciata è comunque compresa anche in questo 2015 nel quale si continuerà a dover stringere la cinghia. «E’ stato ridotto spiega Maria Teresa Beccari il fondo destinato alle spese postali. Da 52mila euro a 15mila (naturalmente sempre da divere per tutti i Castelli, ndr). Abbiamo fatto presente che questa è una cifra non accettabile. Siamo consapevoli delle difficoltà, siamo sempre stati disposti ai tagli, ma questo è eccessivo. In questo modo non sarà nemmeno più possibile il volantinaggio per far conoscere ai cittadini quali sono le attività che mettiamo in campo». Spending review anche alla voce manifestazioni e gemellaggi’. «SI PASSA dai 1.400 euro dello scorso anno, ai mille o poco più di questo 2015». Tutto questo senza mettere in conto che l’attività degli uomini della Giunta, ma anche quella degli stessi Capitani, è praticamente da considerare quasi una sorta di volontariato. «Io ho scelto di ricandidarmi spiega Beccari perché mi piace occuparmi dell’attività del mio Castello e penso che il discorso valga anche per i miei colleghi. Vorremmo essere più ascoltati dalle Istituzioni e poter dare risposte in tempi brevi ai cittadini. Questo spesso non succede. Qualche volta le risposte nemmeno riusciamo a darle perché non ci arrivano. E questa è sempre una sconfitta per tutti». Il Resto del Carlino