San Marino. “I Corpi di polizia sono un settore strategico”. L’Upr chiede che si risolva celermente la questione ordine pubblico sul Titano.

Unione per la RepubblicaLa forza di minoranza avrebbe preferito “apprendere la notizia dal governo e non dai media”.

Il tema della sicurezza a San Marino è diventato centrale per la piccola Repubblica. Dopo la denuncia del comandante pro tempore Werther Selva della situazione d’emergenza in cui si trova la Gendarmeria anche la politica interviene sulla questione.

“A venti giorni dall’approvazione da parte del Consiglio di un ordine del giorno relativo allo stato della sicurezza e ordine pubblico e alla nomina del comandante del Corpo della Gendarmeria -attacca l’Unione per la Repubblica- poco o nulla è dato sapere su come maggioranza e Governo intendono procedere sul tema sicurezza e Gendarmeria”.

La forza d’opposizione di Nicola Selva, Giovanni Lonfernini e Marco Podeschi sottolinea che l’esecutivo ha fatto “poco o nulla” dato le uniche notizie relative agli sviluppi della gestione post Gentili “Hanno appresi dalla stampa”.

In Aula l’Unione per la Repubblica ha sostenuto l’ordine del giorno presentato da Bene comune ritenendo “logico -si legge in una nota alla stampa- che su un argomento del genere ci si debba concentrare sul tema della sicurezza e dell’ordine pubblico” per “arrivare -aggiunge Upr- celermente alla nomina del nuovo comandante della Gendarmeria”.

Upr per questo ha rinunciato ad alcuni dei suoi punti programmatici ritenendo più sensato che su una questione come la sicurezza si debba avere il massimo coinvolgimento di tutte le forze politiche.

“Siamo rispettosi dell’autonomia dei Corpi uniformati e delle Forze dell’ordine -affermano- tuttavia siamo rimasti decisamente perplessi per la decisione del Governo di procedere immediatamente alla nomina del comandante del Corpo e di un vice comandante”.

La forza di minoranza non si aspettava di essere coinvolta in questo processo ma almeno avrebbero gradito non essere informati dai giornali a cose fatte ma dal governo.

“Ricordiamo che la nomina del comandante della Gendarmeria è una prerogativa del Consiglio grande e generale -chiosano- e l’auspicio di Upr è che tale atto avvenga presto e con la massima condivisione di tutte le Rappresentanze consiliari”.

A questo aggiungono che sarebbe “compito della politica dare le linee di intervento, con adeguate risorse economiche e umane al nuovo vertice della Gendarmeria, per dare un apporto significativo a risolvere definitivamente le numerose problematiche sulla sicurezza e ordine pubblico” e ancora: “Ricordiamo che il sostegno all’ordine del giorno non è “una cambiale in bianco” a disposizione di Governo e maggioranza, ma è un impegno a cui chiediamo risposte concrete e celeri”.

La prossima settimana inizierà la sessione consiliare del mese di aprile.

“L’auspicio di Upr -conclude la nota del movimento- è che si definiscano percorsi veloci e trasparenti per la nomina dei vertici della Gendarmeria stabilendo le linee generali di intervento” e assicurano: “L’Unione per la Repubblica vigilerà su questo argomento; i cittadini si attendono risposte e i Corpi di polizia sono un fattore strategico per il futuro e la sicurezza della nostra Repubblica”.

E la politica dovrebbe dare soluzioni decise e lineari.

Marco Bollini, La Tribuna