I dilemmi della politica italiana. 80 anni dopo … di Sergio Pizzolante

I dilemmi della politica italiana. 80 anni dopo.
E’ la festa della liberazione o della libertà?
Si è contro il fascismo o antifascisti?
Si sta con il Francesco della “frociaggine” e dell’aborto come omicidio o col Francesco degli immigrati e delle carceri?
E’ mio e’ tuo e’ mio e’ tuo.
Si commemora Francesco o si celebra se stessi o se stesse con Francesco?
Si commemora Francesco o quel che piace di Francesco da usare, nella celebrazione, contro il nemico?
Si è contro il genocidio degli ebrei della Shoah e pure contro gli ebrei accusati di genocidio per la Palestina?
Si può essere per la pace manifestando per la Palestina e mai per l’Ucraina?
Si può manifestare per la donna, sino al wokismo peggiore che può arrivare a trasformare un complimento in un reato e mai manifestare per le ragazze iraniane considerate esse stesse un reato?
Si può essere antiamericani secolari e per la pace trumpiana? Nello stesso tempo?
Si può essere per l’Ucraina e per la resa dell’Ucraina. Nello stesso tempo?
Si può essere per la Resistenza, nostra, e contro la Resistenza degli Ucraini?
Contro il fascismo di ieri senza vedere il fascismo, i fascismi, di oggi?
Si può essere antifascisti trumpiani?
Si può essere antifascisti putiniani?
Si può essere per la libertà di stampa sino alla libertà di sputtanamento?
Si può essere per la libertà di stampa dei talk pieni di ospiti mafiosi e criminali per lo show?
Si può essere per la libertà di stampa con ospiti usati o pagati da Putin per la disinformazione?
Si può essere per lo stato di diritto, per la giustizia, contro la violenza, facendo però un gran uso della giustizia violenta per fini politici?
Si può essere per i diritti senza vedere il carcere senza diritti? Il carcere preventivo come strumento quasi regolare dell’azione giudiziaria?
Si può essere per una giustizia più giusta con un proluvio di nuovi reati e con il moltiplicarsi delle pene?
Sono alcuni dilemmi della politica italiana.
Sono, dramma, la politica italiana oggi.
E’ quel di cui si dibatte.
Una maionese impazzita.
Acidosa e curvoide.
Ma non è il punto più basso.
Il punto più basso è il giornalismo che la racconta.
Lo dico ad alcuni miei amici giornalisti: avete tanto lottato per abbattere i migliori che adesso vi tocca stare a questo livello qui.
Ve la siete cercata.
Sergio Pizzolante