
Ho a lungo riflettuto se scrivere o meno questo articolo.
Da molto tempo un clima di diffuso conformismo bolla come razzismo antiebraico e negazionismo qualsiasi critica che , seppur fondata, si opponga alle vulgate ufficiali sul conflitto Israelo-Palestinese.
Si è celebrata in questi giorni la giornata della Memoria che ricorda gli Ebrei uccisi nei campi di concentramento nazista.
Personalmente sono un convinto sostenitore della importanza della memoria. La memoria non è semplicemente il ricordo di quanto accaduto ma deve servire a far meglio oggi e, possibilmente, a non ripetere gli errori del passato. La memoria per essere tale deve rispecchiare la realtà e non essere manipolata o sottaciuta , pena il suo scadere a strumento di parte o, peggio, a trito ed inutile rituale.
Partiamo da alcune osservazioni.
Prima osservazione: La seconda Guerra mondiale è stato un evento drammatico che ha causato dai 60 ai 68 milioni di morti di cui circa 43 milioni di civili.
I numeri parlano da se e tutti i fenomeni accaduti dal 1939 al 1945 ad essi vanno rapportati per capirne l’esatta portata .
Seconda osservazione: il Genocidio attuato dai nazisti ha causato da 5.8 a 6,2 milioni di morti . un numero terribile reso ancora più infernale e mostruoso da una persecuzione motivata non dalla guerra in sé , ma esclusivamente dall’origine etnica o religiosa dei perseguitati (ebrei, Sinti e Rom) ed anche dall’orientamento sessuale o dalle turbe psico-fisiche degli esseri umani avviati all’orrendo massacro ed al degrado che lo ha preceduto.
Dunque il genocidio 1939-45 non ha riguardato solo gli Ebrei ma anche Rom e Sinti perseguitati per gli stessi motivi etnico-religiosi, ed inoltre omosessuali per il loro orientamento sessuale e minorati psichici e fisici per le loro malattie.
Queste specificazioni non alleviano la mostruosità del genocidio ma precisano che La “Shoah” non ha riguardato i soli ebrei ma è stato un fenomeno più vasto e complesso che purtroppo, e bisognerebbe chiedersi il perché, non viene mai ricordato nella sua reale complessità. Si trascura (volutamente?) la contemporanea persecuzione di Rom, Sinti , omosessuali e minorati psico-fisici come se il loro martirio fosse meno significativo ed in definitiva meno grave.
Terza osservazione : Il Genocidio della seconda Guerra Mondiale è stato l’unico del secolo scorso ?
NO : Genocidi purtroppo non si sono verificati solo fra il 39 ed il 45 . Senza guardare troppo indietro (pensiamo solo alla colonizzazione delle Americhe da parte delle potenze Europee che ridusse di 2/3 le popolazioni autoctone con milioni e milioni di morti ) , possiamo affermare che il novecento è stato tristemente il secolo dei genocidi . ricordiamone alcuni .
– Genocidio degli Armeni da parte dei turchi nel 1915 : 1,5 milioni di morti
– Genocidio dei Kulaki in Unione Sovietica : milioni di morti
– Genocidio da parte dei Kmer Rossi in Cambogia : 2 milioni di morti su una popolazione totale di 7 milioni
– Genocidio dei Tusti in Ruanda 800.000 morti su un totale di 1,5 milioni di Tusti
– Genocidio da parte dei Serbi e dei Croati nella ex Jugoslavia : decine di migliaia di morti
Giusto per citare solo i più noti –
Allora a mio avviso una vera e saggia GIORNATA DELLA MEMORIA , dovrebbe essere in grado di ricordare contemporaneamente almeno tutti i genocidi del Novecento , mettendo le vittime sullo stesso piano e non distinguendo fra vittime di serie a e di serie b o addirittura di serie z .
Questo non avrebbe solo un grande valore morale , ma metterebbe ognuno di noi nelle condizioni di pensare che atrocità bestiali si sono ripetute in maniera pressochè continuativa con le più mostruose ed inaccettabili giustificazioni; avrebbe altresì probabilmente un effetto positivo sulla ricerca di soluzione eque delle gravi situazioni internazionali di conflitto fra cui sicuramente la questione Israelo-Palestinese che si trascina da oltre 70 anni .
La creazione di un focolaio nazionale ebraico in Palestina (sionismo) ha avuto ed ha un suo senso , una sua rispettabilità ed un giustificato(anche se non proprio disinteressato ) sostegno da parte di buona parte della comunità internazionale e si è realizzato nel 1949 . La Nascita di uno stato Ebraico è giustificabile solo se esso va di pari passo con il rispetto dei diritti sacrosanti dei Palestinesi , i legittimi abitanti della Palestina , e la nascita di uno Stato Palestinese .
Cosi non è Stato e così non è : Israele è un paese razzista , che applica l’appartheid verso i palestinesi che vivono dentro Israele ed una politica coloniale e discriminatoria nei confronti dei palestinesi ormai ridotti a vivere in sacche di territorio volutamente frammentato e discontinuo , sottoposti da decenni ad occupazione militare , ad una vera, continua e continuativa pulizia etnica , a continue violenze, soprusi e con un uso sproporzionato ed ingiustificabile della forza come ben testimoniano i numeri : a tutt’oggi 6-7 mila ebrei morti contro 35.000 palestinesi di cui oltre 2e200 bambini perché Israele risponde ai lanci di pietre con i cacciabombardieri .
Israele non rispetta le risoluzioni dell’Onu che pure da un lato giustificano la sua nascita e continua ad attuare una politica di insediamenti (proibiti dalle risoluzioni dell’ONU ) nei territori palestinesi che sono passati da 105.000 DEL 1992 A 413.000DEL 2017 . ATTUALMENTE Israele ha decretato la costruzione di oltre 2800 unità abitative in oltre 30 colonie ( COLONIE!!!) in Cisgiordania ed è governato da una coalizione di estrema destra oltranzista ed, in alcune sue componenti, con venature teocratiche . il peggio dell’immaginabile .
A tutta evidenza I Terroristi non sono i Palestinesi .I Palestinesi provano a difendersi e a rivendicare i loro diritti.
Ma non si può dire nulla sulla politica dello Stato ebraico senza essere tacciati di antisemitismo , la grande foglia di fico che maschera la natura razzista, violenta e coloniale dell’attuale Stato di Israele .
Allora se vogliamo veramente un mondo migliore , se vogliamo cercare di spegnere i pericolosi focolai di guerra in regioni tanto vitali come il medio oriente , se crediamo veramente nella tolleranza e nella giustizia , allora cerchiamo di trasformare il giorno della memoria in una memoria condivisa e contro tutti i genocidi. Al contempo pretendiamo che lo stato di Israele rispetti il diritto internazionale , si ritiri dai territori occupati e favorisca la nascita di uno stato Palestinese in nome degli stessi diritti e delle stesse riparazioni che hanno portato alla nascita dello Stato di Israele .
Se non lo farà , finirà per negare la stessa legittimità che ha portato alla sua nascita ed alimenterà quel clima di odio antisionistico ed anti ebraico (spesso confusi ) che sta crescendo un po ovunque .
Dario Manzaroli