I FRUTTI AVVELENATI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE … di Dario Manzaroli

Dott. Dario Manzaroli

Ho a lungo riflettuto se scrivere o meno questo articolo.

Da molto tempo un clima di  diffuso conformismo bolla  come razzismo antiebraico e negazionismo qualsiasi critica che , seppur fondata,  si opponga alle vulgate ufficiali  sul conflitto Israelo-Palestinese.

Si è celebrata in questi giorni la giornata della Memoria che ricorda gli Ebrei uccisi nei campi di concentramento nazista.

Personalmente  sono un convinto sostenitore della importanza della memoria. La memoria non è semplicemente il ricordo di quanto accaduto ma deve  servire a far meglio oggi e, possibilmente, a non ripetere gli errori del passato. La memoria  per essere tale deve rispecchiare la realtà e non essere manipolata o sottaciuta , pena il suo scadere a strumento di parte  o, peggio, a  trito ed inutile rituale.

Partiamo da alcune osservazioni.

Prima osservazione: La seconda Guerra mondiale è stato un evento drammatico che ha causato dai 60 ai 68 milioni di morti di cui circa 43 milioni di civili.

I numeri parlano da se e tutti i fenomeni accaduti dal 1939 al 1945 ad essi vanno rapportati per capirne l’esatta portata .

Seconda osservazione: il Genocidio attuato dai nazisti  ha causato da 5.8 a 6,2 milioni di morti . un numero terribile reso ancora più infernale e mostruoso da una persecuzione  motivata non dalla guerra in sé , ma esclusivamente   dall’origine  etnica o religiosa dei perseguitati  (ebrei, Sinti e Rom)  ed anche dall’orientamento sessuale o dalle turbe psico-fisiche degli esseri umani avviati all’orrendo massacro ed al degrado  che lo ha preceduto.

Dunque il genocidio  1939-45 non ha riguardato solo gli  Ebrei ma anche  Rom e Sinti perseguitati  per gli stessi motivi   etnico-religiosi, ed inoltre  omosessuali per il loro orientamento sessuale  e minorati psichici e fisici per le loro malattie.

Queste specificazioni non alleviano la mostruosità del genocidio ma precisano che La “Shoah”  non ha riguardato i soli ebrei ma è stato un  fenomeno più vasto e complesso che purtroppo, e bisognerebbe chiedersi il perché,  non viene mai ricordato  nella sua reale complessità.     Si trascura (volutamente?) la contemporanea persecuzione   di Rom, Sinti , omosessuali e minorati psico-fisici  come se  il loro martirio fosse meno significativo ed in definitiva meno grave.

Terza osservazione : Il Genocidio della seconda Guerra Mondiale è stato l’unico del secolo scorso ?

NO : Genocidi  purtroppo non si sono verificati solo fra il 39 ed il 45 .  Senza guardare troppo indietro (pensiamo solo alla colonizzazione delle Americhe da parte delle potenze Europee che ridusse di 2/3 le popolazioni autoctone  con milioni e milioni  di morti   ) , possiamo affermare che il novecento è stato tristemente  il secolo dei genocidi . ricordiamone alcuni .

– Genocidio degli Armeni da parte dei turchi nel 1915 : 1,5 milioni di morti

– Genocidio dei Kulaki in Unione Sovietica : milioni di morti

– Genocidio da parte dei Kmer Rossi in Cambogia : 2 milioni di morti su una popolazione totale di 7 milioni

– Genocidio dei Tusti in Ruanda 800.000 morti su un totale di 1,5 milioni di Tusti

– Genocidio  da parte dei Serbi e dei Croati nella ex Jugoslavia : decine di migliaia di morti

Giusto per citare solo i più noti –

Allora a mio avviso una vera e saggia GIORNATA DELLA MEMORIA , dovrebbe essere in grado di ricordare contemporaneamente almeno  tutti i genocidi del Novecento , mettendo le vittime sullo stesso piano e non distinguendo fra vittime di serie a e di serie b o addirittura di serie  z .

Questo non avrebbe solo un grande valore morale , ma metterebbe  ognuno di noi nelle condizioni di pensare che atrocità bestiali si sono ripetute in maniera pressochè continuativa con le più mostruose ed inaccettabili giustificazioni;    avrebbe altresì probabilmente un effetto positivo sulla ricerca di soluzione eque  delle gravi situazioni internazionali di conflitto fra cui sicuramente  la questione Israelo-Palestinese che si trascina da oltre 70 anni .

La creazione di un focolaio nazionale ebraico in Palestina (sionismo) ha avuto ed ha un suo senso , una sua rispettabilità ed un giustificato(anche se non proprio disinteressato )  sostegno da parte di buona parte della comunità internazionale e si è realizzato nel 1949 . La Nascita di uno stato Ebraico è giustificabile solo se esso va di pari passo     con il rispetto   dei diritti sacrosanti dei Palestinesi , i legittimi abitanti della Palestina , e la nascita di uno Stato Palestinese .

Cosi non è Stato  e così non è : Israele è un paese razzista , che applica l’appartheid verso i palestinesi che vivono dentro Israele ed  una politica coloniale e discriminatoria nei confronti dei palestinesi ormai ridotti a vivere in sacche di territorio volutamente frammentato e discontinuo , sottoposti da decenni  ad occupazione militare , ad una vera, continua e continuativa  pulizia etnica , a continue violenze,   soprusi e con un uso sproporzionato  ed ingiustificabile della forza come ben testimoniano i numeri : a tutt’oggi 6-7 mila ebrei morti contro 35.000 palestinesi di cui oltre 2e200 bambini perché Israele risponde ai lanci di pietre con i cacciabombardieri   .

Israele non rispetta le risoluzioni dell’Onu che pure da un lato giustificano la sua nascita e continua ad attuare  una politica di insediamenti (proibiti dalle risoluzioni dell’ONU ) nei  territori palestinesi che sono passati da 105.000 DEL 1992  A 413.000DEL 2017 . ATTUALMENTE Israele ha decretato la costruzione di oltre 2800 unità abitative in oltre 30 colonie ( COLONIE!!!)  in Cisgiordania  ed è governato da una coalizione di estrema destra oltranzista ed, in alcune sue componenti,  con venature teocratiche . il peggio dell’immaginabile .

A tutta evidenza I Terroristi non sono i Palestinesi .I Palestinesi provano a difendersi e a rivendicare i loro diritti.

Ma non si può dire nulla sulla politica dello Stato ebraico  senza essere tacciati di antisemitismo , la grande foglia di fico  che maschera la natura razzista, violenta e coloniale dell’attuale Stato di Israele .

Allora se vogliamo veramente un mondo migliore , se vogliamo  cercare di spegnere i pericolosi focolai di guerra in regioni tanto vitali come il medio oriente ,  se crediamo veramente nella tolleranza e nella giustizia , allora cerchiamo  di trasformare il giorno della memoria in una memoria condivisa e  contro tutti i genocidi.    Al contempo  pretendiamo che lo stato di Israele rispetti il diritto internazionale , si ritiri dai territori occupati e favorisca la nascita di uno stato Palestinese in nome degli stessi diritti e delle stesse riparazioni  che hanno portato alla nascita dello Stato di Israele .

Se non lo farà , finirà per negare la stessa legittimità che ha portato alla sua nascita ed alimenterà quel clima di odio antisionistico ed anti ebraico  (spesso confusi ) che sta crescendo un po ovunque .

 

 

Dario Manzaroli