”I furbetti di San Marino” salvano l’Unità

Da giovedì scorso il giornale L’Unità è in liquidazione, ma continuerà a esistere.

A scriverlo è Salvatore Cannavò sul Fatto Quotidiano che aggiunge: “La Nie, la società editrice del quotidiano fondato da Antonio Gramsci, diventa così una ‘bad company’ per fare spazio a una nuova società che riporterà l’Unità ‘ad essere il punto di riferimento politico e culturale della sinistra italiana’”. Le prime indiscrezioni, confermate dai lavoratori del quotidiano, individuano il nuovo supporto nella Pessina Costruzioni, “un’azienda edile – si legge – capitanata da Massimo Pessina, con circa 70 milioni di fatturato, meno di un milione di utile e quasi 100 milioni di debiti, di cui 40 verso le banche (bilancio 2012)”.

Nella ricostruzione che ne dà il giornale, si spiega che “si è distinta nella costruzione della nuova Regione Lombardia e della nuova fiera di Milano; inoltre la si può trovare tra le società che finanziarono l’ex presidente della Provincia di Milano Filippo Penati, con 15 mila euro. Il nome dei Pessina, inoltre, figura anche nella lista dei ‘furbetti di San Marino’, quei 1.200 evasori che ‘avevano nascosto decine di milioni di euro nelle banche del piccolo Stato appenninico tra cui la Smi Bank’. Nel corso di quell’inchiesta, del 2010, fu accertato anche che il nome di Massimo Pessina era già presente nell’elenco di altri ‘conti’ di evasori, quelli di Vaduz, in Liechtenstein, pubblicato nel 2008”.

San Marino Oggi