Come Giovani Democratici di Rimini, seguiamo con attenzione la vicenda del liceo Serpieri e, pur non entrando nel merito delle responsabilità tra studenti, docenti e dirigenza scolastica, vogliamo esprimere la nostra vicinanza a chi ha scelto di mobilitarsi in queste settimane.
Viviamo in un’epoca in cui il disinteresse per la cosa pubblica sembra dilagare, soprattutto tra i giovani. Vedere studenti e studentesse che si interessano attivamente a ciò che accade attorno a loro, analizzano criticamente la realtà e reagiscono alle ingiustizie è un segnale di speranza e maturità democratica.
Non possiamo lamentare la scarsa partecipazione giovanile e, allo stesso tempo, punire chi esercita il proprio diritto di critica e protesta, specialmente in un contesto scolastico che dovrebbe essere una palestra di formazione civica. Ci preoccupa che il comportamento della dirigenza scolastica faccia parte di un clima nazionale di repressione del dissenso, che condanniamo fermamente.
Ancora più significativo è che questa protesta abbia coinvolto, oltre agli studenti, anche genitori e insegnanti. A loro esprimiamo la nostra solidarietà. La classe docente è spesso ignorata, nonostante rappresenti la spina dorsale del sistema educativo e viva in condizioni di precarietà e mancanza di ascolto. È inaccettabile che le richieste di confronto dei docenti restino inascoltate, alimentando un clima di tensione invece di collaborazione.
Siamo convinti che la scuola debba essere un luogo di crescita e confronto, non un ambiente dove si teme di esprimere la propria opinione. I diritti costituzionali, come la libertà di organizzazione e protesta, devono essere garantiti e rispettati ogni giorno. Non possiamo accettare che studenti e insegnanti subiscano sanzioni disciplinari solo per aver fatto sentire la propria voce.
È fondamentale che i giovani possano parlare di ciò che li riguarda, a partire dalla scuola, e soprattutto che vengano ascoltati. Solo così potranno comprendere il valore dell’impegno civico e della partecipazione democratica.
Noi saremo sempre al loro fianco in questa sfida e per questo sosteniamo il sit-in pacifico che si terrà il 7 marzo di fronte al provveditorato.
Comunicato Stampa – Giovani Democratici Rimini