“L’allevatore colpito sara? risarcito. Occorre pero? iniziare a prevenire gli attacchi”.
Il lupo c’e? sul Titano e non va vissuto come un problema. Piuttosto e? una risorsa per il sistema faunistico sammarinese perche? aiuta a mantenere sotto controllo il numero di caprioli e cinghiali”. Dall’Ugraa, Ufficio Gestione Risorse Ambientali ed Agricole, commentano cosi? la notizia riportata ieri su queste pagine del primo attacco certificato in tempi recenti da parte di un lupo ad un gregge di pecore a Montegiardino.
Vittima del canide sono stati gli animali di Teodoro Bucci. Alla fine l’incursione e? costata la vita a 6 pecore, una dopo un giorno di stenti, e i loro 9 feti dato che tutte erano agli ultimi stadi di gravidanza e che alcune avevano in grembo due agnellini. E? riuscita invece a sopravvivere una settima pecora, nonostante una brutta ferita al collo.
Per l’Ugraa non c’e? dunque un allarme lupo a San Marino. “Come abbiamo rilevato negli ultimi mesi anche grazie alle fototrappole – racconta un funzionario – nelle nostre zone non ci sono branchi di questi animali, piuttosto ci sono diversi esemplari che vagano in solitaria tra Italia e San Marino”.
A determinare gli spostamenti dei lupi ci sono da un lato i movimenti delle loro prede preferite, i caprioli, dall’altra la “fuga” dalle battute di caccia al cinghiale che in questo periodo sono frequenti in tutta la zona.
L’ufficio quindi precisa l’aspetto che riguarda i rimborsi a Bucci per la morte dei suoi animali. “Una parte del danno – spiegano dagli uffici di via Ovella – gli verra? liquidata”. Non dal fondo solidarieta? bestiame, citato ieri dall’allevatore, che rimborsa esclusivamente la morte accidentale dei bovini, bensi? dal fondo per i danni fatti dagli animali selvatici all’agricoltura, che viene solitamente usato per rimborsare chi subisce danneggiamenti alle colture vegetali. Grazie anche al puntuale certificato redatto dal veterinario dell’Iss Bucci ricevera? a breve l’assegno per coprire almeno una parte degli oltre 2 mila euro di danni subiti.
Ma per l’Ugraa, piu? che puntare ad eventuali rimborsi, gli allevatori del Titano, che in totale hanno circa 200 ovini, devono iniziare a prevenire gli attacchi. “Fino ad oggi c’e? stata una tranquillita? dettata dalla consuetudine – ragiona un addetto – ma e? necessario cambiare ed iniziare a convivere con la presenza del lupo” con accorgimenti quali tenere gli animali chiusi la notte, installare recinzioni a prova di intrusione, usare dei cani pastore da guardia.
Questo episodio, chiariscono dall’Ugraa, verra? sicuramente portato e discusso all’interno della prossima riunione dell’osservatorio sulla fauna selvatica, in quanto si tratta del primo del genere certificato negli ultimi anni. Ma nessun allarmismo: “E? un animale che puo? causare dei problemi agli allevamenti, ma resta una specie protetta e va considerata una risorsa”.
Davide Giardi, La Tribuna
Precisazione del Dott.Tonino Ceccoli – Dirigente Ufficio Gestione Risorse Ambientali ed Agricole
In merito all’articolo pubblicato da Tribuna giovedì 17 dicembre, relativo a un branco di pecore decimato da un lupo, si vuole precisare quanto segue: Il fondo mortalità bestiame assicura gli allevamenti dalle malattie e dagli infortuni che possono colpire il bestiame bovino, ma non assicura dalle predazioni compiute da selvatici. Questo tipo di danni è invece risarcito da un fondo specifico predisposto dall’art. 3 della Legge 12 aprile 2007 n. 52 – Legge Per la Salvaguardia della Fauna Selvatica e l’attuazione del Piano Faunistico Venatorio che recita : determina modalità di intervento ed indennizzi in favore degli agricoltori che attuano pratiche agricole finalizzate ad armonizzare la loro attività con la conservazione e l’incremento della fauna selvatica e dei relativi habitat;
Nel caso specifico del Sig. Bucci Teodoro è stato già finanziato un rimborso stimato al danno economico subito di € 1.566,00.
Dott.Tonino Ceccoli
Dirigente Ufficio Gestione Risorse Ambientali ed Agricole