TANTI AUGURI Sic. Ieri l’indimenticato campione di MotoGP, Marco Simoncelli, avrebbe compiuto 28 anni. Ma se da una parte gli eventi in suo onore vanno avanti a tutto gas, fermo ai box da un anno è il progetto della Fondazione Marco Simoncelli 58, del centro socio assistenziale per disabili a Sant’Andrea in Besanigo, nel comune di Coriano. Il papà del Sic, Paolo, ricorda il figlio, ma con qualche polemica: «Abbiamo fermi più di due milioni di euro come Fondazione perché non riusciamo a partire con la costruzione del centro destinato a disabili a Sant’Andrea in Besanigo». Di chi è la colpa? «Della burocrazia e dei dirigenti comunali, a quanto pare continua Simoncelli che non mandano avanti l’iter. Abbiamo presentato il progetto più di un anno fa, sembrava tutto pronto, e invece siamo ancora qui ad aspettare». La prima segnalazione sul blocco delle procedure era arrivata a ottobre scorso, quando Kate Fretti (fidanzata di Marco) aveva già annunciato uno slittamento nell’inizio del cantiere, da parte dell’Amministrazione. Dal municipio corianese era stato detto che tutto era pronto, rimandando al mittente il ritardo. IL CENTRO all’avanguardia dovrà sorgere sulle macerie dell’ex casa vacanze, Santa Marta, e l’annesso parco Palestina nella frazione di Sant’Andrea in Besanigo. Ospiterà attività riabilitative, assistenziali e di accoglienza familiare. Il progetto dovrà partire con la demolizione del vecchio fabbricato, per far posto ad un nuovo edificio di tre piani e un seminterrato con piscina, palestra e sala polifunzionale. «Gli altri progetti internazionali che stiamo portando avanti da anni commenta ancora Simoncelli procedono a ritmo serrato. Solo in Italia tutto è più complicato». Dal Comune, ribattono sindaco Mimma Spinelli e vicesindaco Gianluca Ugolini: «Il ritardo è dovuto solo a un vuoto normativo che va risolto per non incorrere in una irregolarità di procedure. Nessuna querelle in atto, o problema politico. Capiamo che per Paolo Simoncelli sia difficile comprendere la prassi burocratica, ma stiamo andando avanti a ritmo serrato. Dopo un incontro con la Provincia di Rimini, ora il passaggio è in Regione. L’ente dovrà verificare il cavillo e dirci come procedere. Il progetto è molto importante per il nostro territorio e ha la priorità assoluta. Confidiamo che il cantiere possa partire entro questa primavera». Il Resto del Carlino
