I Nobel, come avrebbe detto Fantozzi, sono una cagata pazzesca … di Gianni Toffali

«Lotterò fino al mio ultimo respiro affinché le donne possano scegliere se essere madri o meno: la contraccezione e il diritto all’aborto sono un diritto fondamentale, la matrice della libertà delle donne». Così la scrittrice francese neo Premio Nobel per la Letteratura, Annie Ernaux,  ha commentato la notizia del riconoscimento.

La scrittrice, da sempre impegnata per i diritti delle donne, ha poi detto che l’estrema destra «nella storia non è mai stata favorevole alle donne», citando anche l’Italia, in riferimento al recente trionfo elettorale del partito di Giorgia Meloni.

A proposito del suo romanzo autobiografico sull’aborto, L’evento (L’Orma), ha detto che «era più che mai necessario. Non immaginavo, del resto, che 22 anni dopo, il diritto all’aborto venisse di nuovo messo in discussione».

Nell’assegnazione del Nobel, non sono state spiegate o citate le liriche, le espressioni, le asserzione o gli aforismi che hanno sublimato i pregi letterarie dei suoi testi, ma la giuria si è limitata a decantare l’unica virtù eroica a lei cara: la lotta contro la vita nascente. Eppure basta una semplice navigazione sulla rete, per scoprire che i Nobel non vengono assegnati al “migliore” dell’una o dell’altra categoria, ma costituiscono un riconoscimento che la massoneria conferisce a chi maggiormente si è distinto nel portare avanti progetti e finalità sconosciuti alle masse, al popolino bue  e al popolo della TV e del calcio.

A riprova che i Nobel, come avrebbe detto Fantozzi, sono una cagata pazzesca, basti pensare che tra i candidati al Nobel per la pace, c’è anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, vale a dire il cagnolino della Nato e dell’America di Biden, che oltre a battere cassa in Europa per ottenere armi e bombe, ha firmato un  decreto che vieta eventuali negoziazioni di pace con la Russia.
Gianni Toffali