I PARCHI TEMATICI SONO UNA SCOMMESSA DA VINCERE

Scrivo in merito a quanto sollevato in questi giorni dalla ECSO, che si sta dimostrando veramente una realtà bella ed interessante nel panorama dello scenario attuale che ha disperatamente bisogno di idee, lavoro e mentalità vincente.

Il paese ha bisogno di motori ausiliari per rilanciare l’economia sana e ha bisogno di attrazioni per portare un’utenza stanziale, elitaria e remunerativa che sia in grado di alimentare il nostro sistema turistico in modo più generoso del turista mordi e fuggi che rappresenta a tutt’oggi il 99,9% della nostra utenza. In un ampio discorso di servizi che si dovranno allestire fra cui: vendita al dettaglio in zone industriali, creazione di una distribuzione delle grandi griffes, infrastrutture adeguate ad un paese che è nella lista dell’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, non può di certo mancare il progetto di allestire dei grandi centri d’attrattiva per il divertimento. I parchi tematici sono in tutto il mondo un motore indispensabile per l’economia Turistica di un paese poiché creano un indotto primario importante, ma ancor di più creano un indotto secondario con un moltiplicatore che va da 10 a 15 volte quello primario; mi spiego con un esempio banale che mi tange in quanto unico imprenditore sammarinese che attualmente gestisce un parco tematico: Se il San Marino Adventures, che è un parco con un’attività di nicchia ed ingressi che possono andare da 15.000 a 30.000 l’anno, muove ipoteticamente 200.000 euro lordi , il guadagno per l’economia reale di San Marino è di circa 2/3 milioni di euro se consideriamo i posti di lavoro che crea (diretti quali dipendenti ed indiretti, quali a livello di manutenzione, etc.), il fatto che attiri turisti da tutta Italia e dia loro un motivo per venire in Repubblica, andare in albergo, mangiare al ristorante, acquistare nei negozi, fare rifornimento alle nostre stazioni di servizio e così via; senza considerare il ritorno di immagine e l’effetto feedback che si ha lavorando bene e con massivi investimenti pubblicitari per più anni. Questo stesso schema si può applicare in grande, molto più in grande, considerando strutture che possano competere con i giganti della riviera, resorts che possano ospitare turisti con ogni tipo di pretesa economica, divertimenti che vadano dalle slot machines alle spa, alle montagne russe. E in questo caso applicando il moltiplicatore a indotti di milioni di euro il ritorno per lo stato può essere enorme e assolutamente con investimenti di breve termine. Sarebbe una bella sfida da cogliere, sfida che io ed altri imprenditori saremmo disposti ad eccettare con entusiasmo in un’ottica di sistema e non solo di profitto, ma è ovvio che alla base di tutto è necessario un deciso cambio di rotta verso un liberalismo etico che funga da propulsore a quest’opportunità.

L’economia reale e sana è a portata di mano, però ci vuole un netto cambiamento culturale che agevoli l’impresa e le persone che decidono di mettersi in gioco poiché l’indecisionismo cronico, l’invidia per chi fa e la logica del sospetto che hanno accompagnato questi ultimi anni di opulenza statalista devono necessariamente essere messi da parte se vogliamo ridare linfa al nostro sistema nel rispetto della legalità e delle regole.

Alfredo Manzaroli  Alfredomanzaroli@omniway.sm