I postumi del 2011

Se il 2010 si era chiuso “col botto” cioè con la Guardia di Finanza intenta a bloccare le auto in uscita dal Titano alla ricerca (con esiti anche troppo positivi) di fuochi d’artificio illegali, il 2011 sembra iniziare dalla fine, cioè dai postumi.

Ma a tirare su il morale ci ha pensato il Patto per San Marino con il primo comunicato del 2011 dal titolo: “Sarà l’anno del fare”.

Se Rimini a Capodanno si limita a festeggiare “l’anno che verrà” perché non sanno bene più cos’altro aspettarsi, San Marino ha deciso da un po’ di mostrare la sua vena masochistica e da bravo penitente, sceglie ogni anno una penitenza (tra le classiche 5: dire, fare, baciare, lettera e testamento).

Ed in effetti il 2010 per il Patto è stato davvero “l’anno del dire”, tanto che è stato ripetutamente definito appunto “l’anno horribilis”. Così, continuando di questo passo il 2012 sarà allora quello del “baciare” con buona pace del segretario al Turismo che potrà pubblicizzare “San Marino in Love” tutti i giorni del calendario senza incorrere nelle lamentele dell’Usot per non aver azzeccato la data giusta. Su 365 giorni, uno buono vuoi che non ci sia? Ma questa non è tuttavia un’idea originale, in quanto ci ha già pensato la Camera di Commercio con la manifestazione “Chocotitano 2010”.

Nel totem multimediale della Funivia a Borgo Maggiore infatti, il bel pannello alto due metri che proietta immagini del Titano in festa e segnala i principali eventi di ogni mese, nel megaschermo touch screen segnala infatti che dal 6 novembre 2010 fino al 7 novembre 2011 a San Marino, nel Castello di Borgo Maggiore si svolge “Chocotitano 2010”. In questo caso le possibilità sono due: o nessuno si è ancora accorto dell’errore (e forse del Totem), oppure qualcuno non si è accorto che tutti i giorni sotto i portici di Borgo si svolge “Chocotinano 2010”.

Ma tornando alle penitenze, il 2013 sarà infine l’anno del “testamento” dato che al momento del voto nel 2008, sull’etichetta elettorale c’era scritto “da consumarsi preferibilmente entro il 2013” anno appunto della scadenza naturale. E quindi, davanti a nuove elezioni il Patto ci lascerà appunto il suo testamento, con la sola speranza per i cittadini sammarinesi che non sia anche il loro, di testamento.

Se pensate che ci siamo sbagliati dimenticandoci l’anno della “lettera” non è così. Le lettere infatti non si inviano più. A decretarlo  è stata il segretario agli Esteri Antonella Mularoni che per parificare i diritti tra sammarinesi residenti in territorio e sammarinesi residenti all’estero ha deciso di tagliare gli auguri di Natale. Già perché ai residenti in Repubblica non venivano più inviati da qualche anno e così cosa c’è di meglio per “parificare” i diritti se non togliendoli anche agli altri piuttosto che concederli a tutti? Detto fatto e “zac”: tagliati gli auguri (e i diritti)ai 5mila capifamiglia oltreconfine.

Ma c’è anche qualcuno che alle lettere del segretario Mularoni proprio non può fare a meno e sembra disposto a tutto per riceverli. Si tratta del ministro della difesa italiano Ignazio La Russa che sapendo che per quelli di Natale e buon anno non era il periodo giusto, ha tentato, riuscendovi, di ricevere almeno quelli per la Befana, e così ha inviato la marina militare in Repubblica alcuni giorni fa. Ricevendo in risposta la sua agognata ed ennesima bella nota di protesta da Palazzo Begni.

Con buona pace di tutti.

Homo Sapiens