I principi di D’Alema … di Sergio Pizzolante

Come scrive Feltri, i principi di D’Alema, di convivenza fra i popoli, sono proprio bizzarri.
Il primo, il più bizzarro, è quello di convivenza con se stesso, cioè lui convive meravigliosamente con i tanti se stesso, convive con tutto ciò che conviene a sé stesso. Un equilibrio perfetto.
Lui odia i magistrati, ma convive con quella parte di lui se i magistrati convivono, convergono con lui.
Disprezza i giornalisti, d’altronde ama la Cina, ma convive con quei giornalisti che convivendo con i magistrati che hanno convissuto con lui, hanno creato, i Di Pietro che ha convissuto con i Violante. Tipo. Convivendo con Mani Pulite. Tipo.
Lui era comunista( dice, ma non è vero, lo è…) ma ad un certo punto doveva convivere con i socialisti, che avevano vinto nella storia, per forza, ma li c’era Craxi e con Craxi, con i principi di Craxi non poteva convivere, quindi andava rimosso, lo ha scritto, con i conviventi di cui sopra: giornalisti e magistrati.
A Giovanni Pellegrino disse, riferendosi ai magistrati di Milano, lasciali fare, Luciano( Violante) mi ha detto che toccheranno i socialisti e non noi. Conviviamoci.
Lui odia le armi, anche quando bombardo’ nell’ex Jugoslavia le odiava, ma la Colombia, la Colombia chiama e ci sono una ottantina di miglioni da “dividere fra noi”, lui convive.
Un bicchiere di vino, con un panino…