i promotori della legge sugli incarichi di governo esprimono rammarico per non averla potuta discutere in questo Consiglio

I promotori dell’iniziativa legislativa sul rinnovamento del Congresso di Stato, tesa a limitare la durata degli incarichi di Governo a massimo 10 anni complessivi, trascorsi i quali dovranno trascorrere ulteriori 10 anni prima di poter tornare a ricoprire tale ruolo, esprimono viva soddisfazione per la decisione formalmente sottoscritta in ufficio di Presidenza di esaminare la legge in seconda lettura nella sessione consigliare del prossimo febbraio.
Riteniamo che il principio del rinnovamento e del riequilibrio istituzionale tra i poteri dello Stato contenuti nella nostra proposta siano urgenti e opportuni per il nostro Paese e per la classe politica che lo rappresenta, in tale ottica abbiamo sempre sostenuto la necessità e il diritto-dovere del Consiglio di affrontare quanto prima la discussione in aula, e comunque entro il limite massimo di 6 mesi previsto dalla legge in seguito all’approvazione dell’Istanza d’Arengo dello scorso settembre.
Auspicavamo che questo fosse già possibile da gennaio, riconoscendo che la seduta del dicembre scorso era già carica di contenuti e importanti discussioni (Banca Centrale, Europa, bilancio).
Al tempo stesso crediamo che il mese ulteriore che ci divide dalla discussione dell’articolato possa essere utilmente impegnato nella ricerca di una quanto più ampia condivisione e all’approfondimento degli aspetti tecnici della legge, come peraltro già richiestoci dalla coalizione di maggioranza di cui facciamo parte.
A questo proposito annunciamo che già dalla prossima settimana inviteremo al confronto tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio per discutere tutte e sole le proposte di emendamenti riguardanti nello specifico la nostra proposta, che pure ne salvaguardino l’essenza e i principi ispiratori.

I Firmatari: Matteo Fiorini, Gian Nicola Berti, Maria Luisa Berti, Federico Bartoletti

San Marino, 13 gennaio 2011