“I referendum banco di prova per i riformisti”. Intervista al capogruppo del Ps Alessandro Mancini: “Ipotizzare posizioni diverse delle forze politiche che compongono il Tavolo sarebbe un segnale di debolezza”.

ManciniStilettata a Zafferani: “Dare le pagelle e? tipico di vecchi schemi che dobbiamo abbandonare”.

Tra i dibattiti che hanno caratterizzato l’ultimo Consiglio c’e? quello che ha coinvolti gli attuali e gli ex esponenti del Partito socialista. Paride Andreoli ha letto l’email anonima nella quale si annunciavano i suoi guai giudiziari e nei giorni successivi ha formalizzato le proprie dimissioni che verranno discusse nel prossimo Consiglio. A precederlo nel gesto il collega Rossano Fabbri, a cui l’Aula ha pero? confermato la fiducia, come usa in questi casi. Un momento sicuramente delicato per il Ps che oltre a perdere due pedine importanti in Consiglio si appresta a partecipare alla presentazione della cosi? detta terza fase del Tavolo riformista.

Per capire presente e futuro del Garofano rosso abbiamo intervistato il capogruppo Alessandro Mancini.

Capogruppo, voi socialisti siete stati volenti o nolenti protagonisti dell’ultimo Consiglio. E? soddisfatto?

“E? stato un dibattito difficile, anche sul piano personale. Sul piano politico, perche? di questo si e? parlato, e? stata fatta un’analisi degli ultimi mesi del Ps e non si poteva fare a meno di parlare della mail anonima ricevuta da Paride Andreoli. Nessuno voleva parlare dei risvolti giudiziari perche? non e? quella la sede per farlo. Ricordo che nei nostri interventi abbiamo ribadito il massimo sostegno alla magistratura”.

In molti hanno letto nei vostri interventi una sorta di resa dei conti con Simone Celli.

“Dal punto di vista politico le dimissioni di Simone Celli da segretario politico del partito e la sua uscita dal gruppo consigliare non potevano passare in silenzio. La critica piu? forte che ho fatto a Celli e? stata quella che il suo malessere all’interno del Ps e? stato condiviso soltanto con pochi compagni”.

Venerdi? c’e? un appuntamento importante per il Tavolo riformista? Come sta andando il progetto?

“Sono mesi di intenso lavoro. Si e? elaborata una piattaforma programmatica che verra? presentata nella mattinata di domani. Siamo riusciti a trovare un’ottima sintesi e in questi ultimi giorni sono stati coinvolti anche i consiglieri indipendenti che hanno dato il loro contributo”.

Quale dei punti programmatici che avete concordato ritiene piu? importante?

“Non voglio anticipare nulla. Posso dirle pero? che l’attenzione principale e? stata per il nuovo modello di sviluppo, con particolare attenzione al settore bancario e finanziario tenendo anche presente le ultime raccomandazioni del Fmi”.

Come giudica il progetto di aggregazione dell’area riformista?

“Il tavolo e? l’unico elemento di novita? politica del panorama sammarinese. E? un progetto partito dai tre partiti della sinistra che coinvolge anche i consiglieri indipendenti e che dovra? guardare anche alla societa? civile”.

Da piu? parti si chiede una accelerazione alla concretizzazione del progetto. E? d’accordo?

“Anche io mi auguro che i tempi siano brevi perche? per dare le gambe al programma serve l’anima politica. La legislatura si avvicina alla fase finale, dare concretezza al Tavolo diventa indispensabile”.

Il capogruppo di C10 Zafferani ha recentemente indicato i possibili futuri alleati del movimento e tra questi non c’e? il Ps e l’area cosi? detta socialista del Psd. Cosa ne pensa?

“Non sono sorpreso da questa posizione di C10. Mi spiace pero? dover constatare ancora una volta un certo modo di fare la politica non in linea con le esigenze di oggi. Dare le pagelle o peggio ancora dividere i buoni e i cattivi  e? tipico di vecchi schemi che dobbiamo abbandonare”.

Puo? essere letto come un tentativo di incidere sulla composizione del tavolo riformista?

“Dovrebbe chiederlo a Zafferani. Per quel che mi riguarda posso dirle che all’interno del tavolo riformista i rapporti sono buoni. E? cresciuto notevolmente il rapporto di fiducia tra le varie parti. Pertanto non credo che ci siano spazi di manovra in tal senso”.

Non crede pero? che possano emergere divisioni una volta che si andra? a parlare di alleanze?

“In questa fase volutamente il tema delle alleanze non e? stato trattato al Tavolo. Ora la priorita? del progetto e? la piattaforma pro- grammatica che verra? illustrata e confrontata con tutte le forze politiche. A quel punto si iniziera? a parlare di alleanze”.

Quanto potra? raccogliere in termini di consenso il futu- ro progetto dei riformisti uniti secondo lei? C’e? chi ha parlato di un possibile 30% di preferenze.

“E? un obiettivo sicuramente alla nostra portata. Molto dipendera? da come riusciremo a coinvolgere quella parte di societa? che guarda con attenzione al nostro progetto ma che ancora ha bisogno di ulteriori elementi”.

La prima prova di compattezza del Tavolo riformista si avra? con i referendum del 25 maggio. E? d’accordo?

“La domanda e? pertinente. Non c’e? dubbio che in particolare il quesito sulla variante del Prg dove dovrebbe sorgere il polo
del lusso non sara? solo un banco di prova per il governo e la sua maggioranza ma anche per il Tavolo riformista. Ipotizzare infatti posizioni diverse delle forze politiche che lo compongono sarebbe un segnale di debolezza che andrebbe a discapito del progetto politico ma ancora di piu? dello sviluppo del paese”.

A proposito di polo del lusso. Qual e? secondo lei l’orientamento attuale dei cittadini?

“Premesso che e? sempre difficile fare previsioni sugli esiti dei referendum, credo che ai nostri cittadini ad oggi manchino ancora molte informazioni sulla portata dell’investimento e sui benefici. Rimango stupito che, nonostante il governo abbia speso tanto tempo per portare velocemente all’approvazione della convenzione con il gruppo Borletti, non sia stato in grado di spiegare alla popolazione quanta ricchezza sarebbe in grado di portare concretamente ai sammarinese. A mio avviso il governo dovrebbe adoperarsi al piu? presto affinche? gli investimenti milionari previsti vengano a beneficio delle imprese sammarinesi e che gli impegni occupazionali previsti diventino realta?. Tutto questo prima dello svolgimento della consultazione perche? al momento il messaggio che sta passando e? che si tratti solamente di una operazione immobiliare”.