Sono due le cose, fra le ultime, che mi indignano, quasi allo stesso modo.
Il ritiro dell’emendamento per la parificazione dello stipendio dei ministri e la conferma di quello anti Renzi.
Perché? Perché è la prova provata di una classe politica immatura e di una informazione, i media, i giornalisti e gli “intellettuali”, privi di cultura democratica, ipocriti e tronfi di demagogia.
Non tutti naturalmente, non tutti, mai generalizzare, perché, devo dire, le cose più intelligenti sul tema le hanno dette proprio alcuni giornalisti.
Ma la “massa” dei talk e dei giornali hanno raccontato altro. Stupidaggini.
Vediamo il merito….ah, no, prima il contesto:
dicono, i più, che non fosse il momento, le persone che soffrono, gli stipendi bassi, gli infermieri, gli operai, le pensioni.
Ipocrisia altissima come i tricliceridi all’ultimo stadio.
Non ci sarà mai un momento in cui tutto è perfetto! Mai.
E poi, soprattutto, io voglio politici e ministri che abbiano le competenze per affrontare la situazione degli infermieri e degli operai, non ministri scappati di casa, senza arte e parte.
Ma il merito adesso.
Il parlamentare prende meno di 5 mila euro al mese netti di stipendio, poi circa 7 mila euro netti per le attività: collaboratori, casa a Roma, pasti( sì pasti), auto( si auto), viaggi( si viaggi) e tutte le altre attività proprie di un parlamentare che fa il parlamentare, riunioni nel collegio e fuori, convegni ect…
E’ una brutta vita? No! Ma questo è. Un parlamentare che fa il parlamentare non si arricchisce.
Altra cosa il giornalista e l’intellettuale che fanno i parlamentari a sbafo.
Cioè quelli che sono lì per “ meriti” intellettuali, che continuano a fare quello che facevano prima, che guadagnano quello che guadagnavano prima, con in più i compensi del parlamentare per non fare il parlamentare e continuare a parlar male del parlamentare.
Pensano che il lavoro del parlamentare sia il loro non lavoro parlamentare.
Ne ho conosciuti molti.
Il ministro non parlamentare prende poco meno di 5 mila euro. E basta. Magari faceva il medico o il presidente di una banca o guadagnava 400 mila all’anno come Crosetto. Adesso guadagna molto meno. E fa il ministro.
Mi spiegate perché deve guadagnare meno del collega parlamentare? Me lo spiegate?
Io non mi sento più garantito da un ministro che guadagna molto meno di quando faceva il suo mestiere e meno del suo collega parlamentare.
Mi inquieta.
E mi stupirei se non chiedesse di più.
Mi stupirei molto. E sospetterei ancora di più.
E, lo dico in francese, mi viene il voltastomaco quando sento pontificare sull’opportunità del momento, da parte di giornalisti che con due gettoni di presenza nei talk prendono più di un ministro in un mese! Per dire stupidaggini.
Renzi.
Io, che sono stato un sostenitore di Renzi, sin dai tempi di Forza Italia, che ho guardato con fiducia( e mi ci sono giocato la carriera parlamentare), alla sinistra riformista di Renzi, che incontrava( questa era la mia idea) il nuovo centro di Alfano, ho sempre non apprezzato, devo dire la verità che si deve dire alle persone che stimi, l’attività di conferenziere a pagamento per governi stranieri. Da senatore della Repubblica e da leader politico in campo.
Sono sincero.
Altra cosa svolgere attività di conferenziere e consulenza per società ed enti vari.
Altra cosa.
Quindi l’emendamento anti Renzi è un obbrobrio.
Una cosa indecente.
Lo è ancora di più perché tende a colpire la svolta a sinistra di Renzi. Che io non condivido, l’ho detto e mi sono preso molti insulti dai suoi(pazienza!), ma non per questo deve essere trattata così. Una vendetta.
Indegno spettacolo.
Sergio Pizzolante