I tentacoli dell’ndrangheta arrivano a San Marino: la mega inchiesta della Dda

mafiaEMERGE anche il nome di San Marino nella mega inchiesta denominata Aemilia coordinata dalla Dda dell’Emilia-Romagna. Delle 117 misure restrittive disposte dal gip Alberto Ziroldi di Bologna su richiesta della Procura (pm Marco Mescolini), 54 sono arresti per associazione di stampo mafioso.

Ai vertici dell’organizzazione, tra le sei persone indivuate come promotori dell’associazione mafiosa, c’e’ Nicolino Sarcone, nome noto e molto discusso a Reggio Emilia, oltre che già condannato per estorsioni e associazione di stampo mafioso.

E alcuni dei reati, come vien ereso noto dagli inquirenti, hanno carattere transnazionale e interessano Austria, Germania, San Marino.

Se per 54 persone l’accusa è di associazione di stampo mafioso, nell’inchiesta sono contestati molti altri reati, dall’estorsione all’usura, dalle fatture per operazioni inesistenti all’impiego di denaro frutto di reato. E’ scattato anche il sequestro preventivo di beni per 100 milioni di euro.

Tra le persone coinvolte nella mega inchiesta ci sono politici e amministratori, come il consigliere Pdl Giuseppe Pagliani e l’ex assessore Giovanni Paolo Bernini, ai funzionari pubblici (come il funzionario del Comune di Finale Emilia Giulio Gerrini; da imprenditori (come Augusto Bianchini di Modena) al giornalista Marco Gibertini (di Reggio Emilia) fino a consulenti bancari e finanziari come Roberta Tattini e Giovanni Summo. Coinvolti anche sette appartenenti alle forze dell’ordine, tra cui l’ex autista del Questore di Reggio, l’agente Domenico Mesiano. Il Resto del Carlino