I vandali allagano le aule crolla il soffitto, studenti evacuati. Blitz all’Alberghiero, la conta dei danni

Carabinieri. consegnava-droga-su-un-piaggio-arrestato-spacciatore-dei-boschi_5c1154de-0cc7-11e4-ab03-b96aecb500cf_displayCONTROSOFFITTI crollati, condizionatori e muri inzuppati, aule e corridoi allagati. E’ il bilancio del blitz messo a punto l’altra notte dai vandali all’Istituto Alberghiero Savioli di Riccione. Nel mirino il prefabbricato Baruzzi che, a poche decine di metri dalla centrale, ospita circa 400 studenti suddivisi in16 classi per metà inagibili. Si tratta delle otto, che si trovano al pianterreno, dove le infiltrazioni hanno causato ingenti danni agli impianti elettrici e di riscaldamento, nonché all’arredo. Oggi gli studenti del primo piano superiore potranno riprendere le lezioni nelle proprie classi, mentre quelli del pianterreno saranno dirottati in altri spazi: aula magna, laboratori, sale e palestra. «Le lezioni si svolgeranno regolarmente», assicurano al Savioli. Ieri gli allievi sono stati ospitati nell’aula magna delle Pascoli’, mentre alcuni sono andati a casa, accompagnati dai genitori. Non è la prima volta che accade un fatto simile. Una settimana fa, ignoti avevano tentato di allagare la struttura con l’idrante del pianterreno, ma il tentativo era fallito e il pavimento asciugato alla svelta. Questa volta i vandali sono entrati sul retro al primo piano, forzando la porta delle scale di sicurezza. Hanno sganciato l’idrante installato all’ingresso e, dopo averlo portato in un’aula al centro dell’edificio, l’hanno aperto facendo uscire centinaia di metri cubi d’acqua. Non contenti sono entrati nei bagni, dove hanno aperto cinque rubinetti. La scena che si è presentata ieri alle 7,40 al personale della scuola è stata devastante. Al pianterreno, sotto la pressione dell’acqua, i pannelli del controsoffitto continuavano a cadere a pezzi uno dopo l’altro, formando una grande poltiglia a terra. Impossibile entrare nelle classi, l’idrante sparava ancora acqua all’impazzata, senza che nessuno avesse il coraggio di andarlo a chiudere per paura che cedesse qualche parte della struttura. A farlo, indossato l’elmetto, è stato il preside Giuseppe Ciampoli. Sul posto sono arrivati vigili del fuoco e carabinieri. Con loro i tecnici del Comune e della Provincia, che hanno fatto un primo sopralluogo per cercare di rendere agibile la struttura. I bidelli, con altro personale della scuola e ai docenti liberi dalle lezioni, hanno lavorato fino a ora tarda per prosciugare pavimenti e muri e per portare via i detriti. Il Resto del Carlino