Ibra, giocherò finché non ci sarà uno migliore di me

(ANSA) – ROMA, 26 MAR – “Giocherò finché non vedrò qualcuno
più bravo di me, quindi gioco ancora”: quaranta anni e non
sentirli per Zlatan Ibrahimovic che in una lunga intervista al
sito dell’Uefa conferma di non aver voglia di appendere gli
scarpini al chiodo.
    “Il futuro deve ancora essere scritto, non faccio programmi
e vediamo cosa succede – ha spiegato lo svedese – Non ritirarmi
e poi dire che avrei potuto continuare, perché me ne pentirei
per il resto della vita. Voglio giocare il più a lungo
possibile. So che un giorno mi fermerò e che non avrò più
quell’adrenalina”.
    Ibra parla delle sue origini, dei suoi miti (“Mio padre mi
faceva vedere spesso Muhammad Ali in televisione. Mi piaceva
quel carattere. Lui era un fuoriclasse a parole ma lo era anche
sul ring. Non parlava perché era presuntuoso, ma perché era
sicuro di sé”) e del Milan. “Il miglior giocatore nella storia è
per me Ronaldo il fenomeno – dice – L’ho seguito e ammirato, ha
fatto vedere cose che tutti volevano fare”.
    “Gioco con molta emozione per il Milan perché è un club che
mi ha dato felicità – aggiunge – È stato bello tornare in
Champions League con questa squadra. Questa competizione è
fantastica”. La Champions, però, è un trofeo che manca nella
bacheca dello svedese: “Come mi sento a non averla mai vinta?
Vincerla sarebbe fantastico – spiega – ma non vincerla non mi
cambierebbe come giocatore. Vincere la Champions non
significherebbe essere un giocatore migliore, perché sono già il
migliore”. (ANSA).
   


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