
(ANSA) – ROMA, 23 DIC – L’amministratore delegato di Difesa
Servizi S.p.A., Fausto Recchia, e il presidente dell’Istituto
per Il Credito Sportivo, Andrea Abodi, hanno sottoscritto un
Protocollo d’Intesa per il recupero e la valorizzazione del
patrimonio immobiliare militare a vocazione sportiva e culturale
affidato alla Società, con l’obiettivo di promuovere nuove
progettualità gestionali che coinvolgano le istituzioni militari
e non solo, i cittadini e le imprese.
Il Protocollo ha una durata triennale e prevede lo stanziamento
da parte dell’Istituto per il Credito Sportivo di un primo
plafond di 20 milioni di euro, da destinare alla concessione di
finanziamenti agevolati per la realizzazione di progetti che
prevedano interventi su beni immobili militari con
caratteristiche di beni storici e impianti sportivi, unitamente
a quelli ricompresi in circoli ricreativi, con funzione di
protezione sociale per il personale del Dicastero.
L’accordo rientra in una logica di partenariato
pubblico-privato in termini di creazione del valore e di
sviluppo e rilancio dei territori. Infatti i finanziamenti,
destinati sia a Difesa Servizi sia ai soggetti concessionari o
affidatari degli immobili pubblici da essa gestiti, sono
dedicati alla realizzazione di interventi di riuso,
riqualificazione e recupero degli immobili pubblici nei settori
dello Sport e della Cultura, con particolare riguardo alla messa
in sicurezza (incluse le misure previste per fronteggiare
l’attuale situazione emergenziale da COVID-19),
l’efficientamento energetico e l’abbattimento delle barriere
architettoniche.
“Il modello di collaborazione con Difesa Servizi – commenta il
presidente del Credito Sportivo, Andrea Abodi – rappresenta per
Ics un ulteriore fattore di crescita e una grande opportunità
per contribuire, con effetti già visibili e misurabili a partire
dai primi mesi del 2021, al miglioramento dei luoghi di Sport e
di Cultura, valorizzando il patrimonio immobiliare militare.
Questo accordo è il primo frutto di un lavoro comune che nasce
dalla capacità di fare sistema ed è l’essenza della nostra
missione pubblica”. (ANSA).
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