Igea Marina. Giancarlo Pari apre l’albergo il Gelso ai profughi a partire da Ottobre 2015: ”con loro incassavo 45mila euro al mese”

Giancarlo ‘Caco’ PariGiancarlo Pari risponde alle accuse: «Non sono un parassita»
«Mi hanno tempestato di richieste di interviste, giornali e televisioni di tutt’Italia, dalla Rai a Mediaset. E ho ricevuto una quindicina di richieste di colleghi albergatori, sia di Bellaria che riminesi, che volevano sapere come partecipare al nuovo bando della prefettura per l’assegnazione di profughi». Parla Giancarlo ‘Caco’ Pari, nell’occhio del ciclone dopo che ha ammesso candidamente: «Rivoglio i ‘miei’ profughi, incassavo 45mila euro al mese tutto l’anno, mentre in piena estate ho l’albergo quasi vuoto».
«Tra gli alberghi che mi hanno chiesto notizie – aggiunge – ci sono anche strutture di livello». Ma Pari va oltre: «Ho già fatto domanda di partecipazione al bando della prefettura e conto di accogliere altri profughi a partire da ottobre, finita questa sfortunata stagione turistica». Pari, ex consigliere comunale, rimanda al mittente le accuse piovutegli a raffica, da Gianluca Pini (Lega Nord) e parecchi cittadini attraverso i social forum. «Mi accusano in pratica di essere un parassita – allarga le braccia – ma io ho semplicemente resa disponibile la struttura alberghiera per un fine, quello dell’accoglienza dei profughi in fuga da zone di guerra o persecuzione politica o religiosa, come richiesto dalle istituzioni». Per dimostrare che «non c’è niente di politico» nella sua scelta, Pari si dice «pronto a rendere l’hotel Il Gelso «disponibile per l’accoglimento degli agenti delle forze dell’ordine di rinforzo estivo sulla Riviera». E’ infatti la questura, con una nota, a spiegare di aver «avviato un’indagine conoscitiva, alle Associazioni di categoria di Rimini, Riccione e Bellaria Igea Marina, per la ricerca di strutture alberghiere idonee e disponibili alla sistemazione logistica del persona della polizia di Stato aggregato alla sede di Rimini». Per informazioni, prosegue la questura, gli albergatori possono rivolgersi alle loro associazioni o all’ufficio economato della questura stessa, entro il 30 luglio, chiamando al mattino lo 0541/449935.
Sit-in di protesta contro l’albergatore ‘che rivuole i suoi profughi’. Lo organizzano per stasera di fronte all’hotel Il Gelso di Igea Marina Fronte Nazionale per l’Italia e la Lega Nord. «Sarà un sit-in di testimonianza – spiegano Marina Mascioni e Paolo Ricci – a tutela della Italianità e dell’imprenditoria italiana e della costa romagnola. Vorremo puntualizzare che la gravità delle dichiarazioni fatte dall’albergatore nonché cittadino italiano, nasce dal fatto che anziché puntare il suo operato per essere punto di ricezione di turisti, lo stesso, ancorchè nella legalità, auspica una rendita versata per mano dello Stato italiano per offrire agli immigrati clandestini o profughi, vitto ed alloggio a spese di ogni cittadino italiano. La professionalità di un albergatore e, in primis, imprenditore, viene svilita e svenduta ad una politica nefasta e distruttrice sviluppata dal Governo italiano di cui lo stesso Governo è primo responsabile». «No ad accoglienza indiscriminata ed un assistenzialismo dissennato. Se questo è il livello imprenditoriale della classe alberghiera il futuro si prospetta negativo».
Il Resto del Carlino