
Ci sono disoccupati con il macchinone, nullatenenti che abitano in ville con piscina, imprenditori con finte sedi all’estero, benzinai che fanno i furbi con il prezzo del carburante, professionisti che rilasciano fatture una volta sì e dieci no. Ma soprattutto ci sono commercianti, ristoratori e titolari di aziende che assumono sempre di più in nero. Un picco del 300% registrato nel 2014 durante un anno di controlli della Guardia di Finanza di Pesaro e Urbino.Trovati 16 distributori di carburanti con i misuratori truccati delle colonnine. Effettuati 620 controlli a fini Iva e fiscali durante i quali sono stati beccati 67 evasori totali. Tasto dolente è il lavoro: sono 18, infatti, i titolari di attività finiti nei guai per aver utilizzato 36 lavoratori “invisibili” al fisco (di questi 13 sono extracomunitari) e 110 irregolari (di questi 25 sono stranieri). Lo scontrino resta sempre sorvegliato speciale delle Fiamme Gialle che nel 2014 hanno controllato 3.622 attività. Senza sosta anche la lotta al tarocco con 3.733 sequestri di merce contraffatta, in particolare abbigliamento, accessori e scarpe che riproducevano le più note griffe della moda. E ancora: operazioni antidroga (con 5 denunce) ma anche caccia ai falsi euro con 264 banconote individuate. C’è poi l’impegno nel settore dei fondi europei: 35 sono finiti nei guai per aver intascato indebitamente 120mila euro.