Perché è forte in Italia la resistenza alla resistenza ucraina?
Perché solo in Italia è possibile vedere una marcia della pace, ad Assisi, con centomila persone, che marciano con le bandiere arcobaleno e con la falce e martello, senza i colori, mai, degli aggrediti e resistenti?
Perché il presidente, comunista, dell’Anpi, che dovrebbe essere il custode della Resistenza, si schiera con coloro che non vogliono sostenere la Resistenza ucraina?
Perché i leader dei due partiti populisti, che hanno vinto le elezioni nel .18, 5 stelle e Lega, sono restii agli aiuti alla resistenza ucraina?
Perché il leader dei 5 stelle si è dichiarato equidistante fra Macron che sostiene la resistenza ucraina e la Le Pen che sostiene Putin ( si è corretto solo con Macron vincitore)?
Perché Salvini sostiene tutti coloro che stanno con Putin? Da Le Pen a Orban.
Perché tutti i putinisti e gli imputinati trovano tanto spazio in tutte le trasmissioni televisive?
Perché?
Per molte ragioni. Di fondo. Radicate, incistate, nella nostra( cattiva) antica coscienza popolare.
Mussolini diceva che lui non aveva inventato il Fascismo. Il Fascismo viveva già nelle viscere del popolo italiano. Disse.
Fondamentalmente, l’inclinazione a cercare negli altri, non in se stessi, magari nell’uomo forte, le ragioni, in positivo e in negativo, della propria esistenza. Con la mente e il cuore sempre in fuga. Dalla realtà. Alla ricerca del nemico.
Vive ancora.
È il fertilizzante di tutti i totalitarismi.
Infatti, dopo la Resistenza, molti fascisti divennero comunisti.
In Italia, dal più grande partito fascista si passo’ al più grande partito comunista. In Europa.
Nei nostri anni, abbiamo, i più grandi partiti populisti, sovranisti, nazionalisti. In Europa.
Inoltre, la Resistenza, eroicamente combattuta, da comunisti, socialisti, cattolici, liberali, non ebbe una storia univoca.
C’era chi combatteva per liberarci dal totalitarismo nazi-fascista. Tutti.
C’era chi però ci voleva liberare dal fascismo per farci approdare al comunismo.
E libertà e comunismo non sono la stessa cosa.
Sono nodi, conti con la storia, con noi stessi, mai risolti.
Viva il 25 Aprile.
Sempre.
Sergio Pizzolante