Per la prima volta questa festa, questa commemorazione di una avvenuta presa di coscienza democratica, si è riaffacciata sulla piazza della Libertà, sulla piazza che ha visto, con oltre 2.000 persone, nel lontano 1943, il crollo del regime fascista a San Marino.
Alla stessa ora di 66 anni fa, il prof. Maurizio Gobbi ha preso la parola per ricordare gli avvenimenti salienti di quel tragico periodo. Ha ricordato cosa significa essere anti-fascisti e il valore di questa data, il 28 luglio, per il concetto di democrazia e, soprattutto, per dare alle generazioni a venire il senso della libertà.
È stata un grande festa. Un momento commovente per la testimonianza dei più anziani rappresentanti della resistenza: Maiani e Marani, testimoni della barbarie fasciste.
Si sono volute ricordare le disuguaglianze prodotte dal fascismo di allora, allertando le nuove generazioni a quelle subdole e nascoste attuali.
Oggi, purtroppo viviamo una disaffezione alla partecipazione e al ricordo di quanti si sono sacrificati per la libertà.
Ringraziamo tutti i partecipanti, l’Associazione Nazionale Partigiani San Marino, l’Associazione Amici Casa del Popolo, il Partito dei Socialisti e dei Democratici che insieme a noi hanno permesso la buona riuscita di questa giornata “per non dimenticare”, in contrapposizione di quanti vorrebbero toglierla dal calendario sammarinese.
Il 28 luglio è una data che deve rimanere e che va vissuta come un giorno di ringraziamento per la nostra libertà.