Questo detto dell’antica saggezza contadina, pare non sia conosciuto dai componenti la coalizione Adesso.SM. Bisogna capirli sono quasi tutti ragazzi, attivi sui blog ma forse distratti alle lezioni di diritto, del tempo non lontano in cui, quasi tutti, frequentavano la scuola. Il comunicato con cui si vuole controbattere l’a presa di posizione dell’Ordine degli Avvocati, è un condensato di disinformazione, e d‘ignoranza istituzionale. Intanto bisognerebbe domandare cosa intenda il Governo per “Funzione Giurisprudenziale” visto che noi conosciamoo solo tre poteri o funzioni : quella legislativa, che dovrebbe fare le leggi senza copiarle male, quella giudiziaria che deve giudicare e punire chi non le rispetta e quella esecutiva che spetta al governo. Altre funzioni non ne conosciamo ed il minestrone” di orientamento politico, linea politica, indirizzo politico, operatività del Tribunale” ha un sapore rancido, che sa di demagogia e di poco senso dello Stato, il cui “supremo interesse” lor signori pretenderebbero difendere. Gli interessi del Paese si fanno facendo leggi giuste, per tutti e non contro qualcuno. La legge, quella vera, è quella che non lascia margini alla discrezione, che non prevede la retroattività. Solo Bokassa, che teneva gli ex ministri in frigo, faceva norme retroattive per tenere tutti nella paura d’esser arrestati. Questo Paese ha bisogno di Democrazia vera, non di tribunali del popolo, convocati al bar od in pizzeria. Parlano tutti del rilancio del Paese, dei nuovi investimenti. Allora si enfatizza, come sinonimo di trasparenza la pubblicazione dei nomi degli effettivi beneficiari soci di Banche Assicurazioni e Finanziarie. Nomi conosciuti e noti da sempre non solo alla Banca Centrale, ma alla Magistratura, al Tribunale, a tutti i componenti del Consiglio Grande e Generale. Adesso, con la lenzuolata, pubblicata da tutti i giornaletti locali, anche il barista saprà nomi cognomi, percentuali di partecipazione di chi ha investito a San Marino. Niente di male, ma perché non pubblicare anche le faccende private, amorucci ed amorazzi, abitudini erotiche dei consiglieri e del governo. Un conto è la trasparenza ed un conto il voyerismo ed il gossip. San Marino, oggi è al di sopra (sulla carta) degli standard internazionali, sia in tema di riciclaggio sia in tema d’adeguata verifica. Un conto è la trasparenza che, deve convivere con la riservatezza da sempre il sale dei buoni affari. Qualcuno confonde l’economia, il mercato con Facebook, dove lor signori, sono attivissimi . Abbiamo sentito dire che dopo la brillante uscita di Adesso.SM ci sia la coda fra l’uscita del casello di Rimini Sud ed il Confine di Stato. Sono tutti investitori che stanno venendo sul Titano, che hanno in valigia oltre che lo spazzolino da denti, blocchetti di assegni, con cui finanzieranno proggetti meravigliosi. Sanno che in questo Paese c’è stabilità politica, certezza del diritto, leggi innovative fatte da ex macellai, tabaccai, e sopra tutto da quella pattuglia di Dipendenti Pubblici, voce principale del Pil di casa nostra. Stanno andandosene gli ultimi personaggi seri che hanno commesso la dabbenaggine di venire ad investire in un paese dove nel 2017 per fare un Consiglio d’Amministrazione in videoconferenza ci vuole la presenza del Notaio. L’Ordine degli Avvocati hanno ragione da vendere, ma la loro protesta è definita “preoccupante”. La guerra per bande di partito oggi è diventata la guerra di tutti contro tutti. Sembra quasi la storia dei tre contadini che avevano tre cani che abbaiavano continuamente. Uno lasciò libero il suo che fece strage nei pollai degli altri. Allora i vicini lo imitarono. Dicono che a Natale i cappelletti li mangiarono nell’acqua perché non c’era più un cappone per fare il brodo.
Scaramouche